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11 aprile 2025, Aggiornato alle 13,39
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Infrastrutture

Piombino Industrie Marittime firma fino al 2041

Il consorzio tra San Giorgio di Genova e Fratelli Neri di Livorno gestirà un'area di oltre 100 mila metri quadri per riparare, costruire e demolire le navi. 16 milioni di investimenti nei prossimi tre anni

L'area navalmeccanica di Piombino

Entra nel vivo l'integrazione navalmeccanica tra i porti di Genova e Livorno, tra Genova Industrie Navali, San Giorgio del Porto e Fratelli Neri per lo scalo dio Piombino. Stamattina c'è stato l'accordo sostitutivo di concessione demaniale per Piombino Industrie Marittime (PIM), la società navalmeccanica costituita dalla genovese San Giorgio del Porto e dalla livornese F.lli Neri. La firma alla presenza del presidente dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, e per PIM del presidente Piero Neri e dell'amministratore delegato Valerio Mulas.

L'accordo completa l'iter avviato con l'atto di sottomissione siglato a settembre 2016. Prevede che PIM possa operare sino al 2041 su una superficie di circa 120 mila metri quadrati, di cui 17 mila a mare. Con la firma dell'atto viene consegnata alla società un'ulteriore area a terra di 22,615 metri quadri, che si aggiungono agli 80,715 metri quadrati già consegnati negli anni scorsi per la realizzazione di una prima parte degli impianti, dove demolire, costruire e riparare navi. Gli investimenti diretti programmati da PIM sono di oltre 16 milioni entro il 2023, con un organico di personale a regime di 80 unità, senza contare le ricadute dell'indotto.

Quest'estate PIM ha ottenuto l'Autorizzazione Integrata Ambientale, mentre è in attesa della realizzazione della nuova bretella che renderà il cantiere indipendente per gli accessi, mentre con risorse proprie ha installato cavi di 2,5 chilometri per risolvere i problemi di approvvigionamento di elettricità, provvedendo inoltre a realizzare l'impianto di trattamento e riutilizzo delle acque e a dare avvio alla costruzione del primo dei capannoni previsti dal piano di concessione.

PIM rappresenta l'integrazione delle attività di navalmeccanica tra il porto di Genova (tramite GIN -Genova Industrie Navali e San Giorgio del Porto) e Livorno (dove opera la F.lli Neri).

«La firma di oggi rappresenta la conclusione di un percorso che si è rivelato molto impegnativo per tutte le parti coinvolte: la nostra Azienda, la Regione Toscana, l'Autorità di Sistema Portuale, il Comune di Piombino, molti Organismi tecnici», ha detto il presidente Piero Neri, che ha aggiunto: «Per la realizzazione di un impianto polivalente come quello di Piombino Industrie Marittime è stato necessario affrontare per la prima volta normative nazionali ed europee di tutela ambientale. Lo abbiamo fatto con convinzione per contribuire, per quanto dipende da noi, a un futuro sostenibile ambientalmente, economicamente e socialmente». Soddisfatto Corsini: «Questo significativo atto, assieme agli altrui che sono stati recentemente sottoscritti, e a quelli che verranno, alla luce dei risultati delle procedure di selezione dei concessionari dei tre lotti della Darsena Nord e del progredire del piano industriale di JSW Italia, proietta lo scalo in un mercato strategico finora non contendibile ma coerente con la posizione geografica altrettanto strategica del porto e con le potenzialità infrastrutturali che lo contraddistinguono. Tutto ciò contribuirà inoltre a fornire le risposte occupazionali concrete che il territorio attende nell'ambito di una filiera dalle indiscutibili potenzialità».