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10 aprile 2025, Aggiornato alle 14,10
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Logistica

Pesaresi (Interporto Marche): "Inutili altri fondi a Uirnet"

Il presidente e CEO della grande piattaforma logistica in provincia di Ancona ritiene che l'articolo 61-bis della legge 27/2012 possa solo aumentare la confusione in tema di infrastrutture


"L'articolo 61-bis della legge 27/2012 è slegato da ogni contesto strategico e di programmazione, aumenta la confusione, anche terminologica". Ad affermarlo è Roberto Pesaresi, presidente e amministratore delegato di Interporto Marche, intervenendo sui recenti provvedimenti normativi approvati e in via di approvazione da parte del legislatore in materia di infrastrutture logistiche.
Secondo Pesaresi quest'articolo va "in direzione completamente opposta" rispetto alle norme recentemente approvate o all'esame del Parlamento come la "Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali", inizialmente nata in seno a Unione Interporti Riuniti. Questa rappresenta di fatto – ribadisce il numero uno di Interporto Marche - l'impostazione legislativa in materia più evoluta e coerente con le normative comunitarie: il "Libro Bianco" del 28 marzo 2011 e la revisione della Rete europea TEN-T, in corso di approvazione da parte del Parlamento europeo.
Invece, l'art. 61-bis della legge dello scorso 24 marzo "ritorna a parlare - chiarisce Pesaresi - di centri merci e di piastre logistiche, destinando risorse aggiuntive, già assegnate al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a Uirnet spa, il cui ambito operativo viene esteso ai porti". Proprio in merito a Uirnet, Pesaresi coclude che il progetto "dopo sette anni non è ancora realizzato" e sottolinea che Interporto Marche "dal 2011 ha posto in vendita la propria partecipazione azionaria".

Nella foto, Roberto Pesaresi