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14 marzo 2025, Aggiornato alle 12,34
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Infrastrutture

Per i cantieri italiani scende in campo l'Europa

Il commissario Ue Antonio Tajani chiede alla Bei meno vincoli sui finanziamenti e un fondo di garanzia per l'industria. Si pensa anche all'estenzione al 2020 del programma "Leadership"


Per Fincantieri scende in campo la Bei, o meglio il commissario Ue all'industria Antonio Tajani. Un impegno che il funzionario italiano si è preso al fine di facilitare la costruzione di nuove unità. In particolare Tajani chiederà alla Bei (Banca europea per gli investimenti) di togliere uno dei vincoli posti per i finanziamenti, «e cioè – ha detto il commissario - che resti quello della costruzione in Europa ma non più quello dell'utilizzo delle navi in Europa». L'annuncio è avvenuto nel corso dell'incontro con i sindacati sulla vertenza Fincantieri «per il quale primo obiettivo è scongiurare la perdita di posti di lavoro». Illustrando i contenuti della riunione ai giornalisti, Tajani ha spiegato che c'è stato un incontro con il vicepresidente della Bei Dario Scannapieco nel quale quest'ultimo si impegnerà a scrivere una lettera al presidente della Bei Philippe Maystadt per proporre oltre all'attuale fondo per gli armatori «anche un fondo di garanzia per l'industria». Nella riunione, «di cui sono rimasto molto soddisfatto - ha sottolineato Tajani - è emersa la volontà della Commissione e dei sindacati di collaborare. Speriamo che anche il governo e l'azienda vogliano contribuire». Tajani punta anche ad estendere al 2020 il programma europeo Leadership 2015 per la distribuzione di fondi per la ricerca e l'innovazione per la cantieristica, «per il suo sviluppo, perché sia competitiva, per realizzare una "nave verde" che non inquini». Del fondo per innovazione e ricerca, ha aggiunto il commissario e vicepresidente Ue, «dei 200 milioni iniziali sono rimasti 50» e per ottenere finanziamenti «sono stati già presentati progetti».