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21 novembre 2024, Aggiornato alle 16,10
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Logistica

Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres rafforzano la security

L'autorità di sistema portuale investe 2,85 milioni di euro per installare tende, metal detector e scanner, separando gli imbarchi dei traghetti dalle crociere

Le nuove strutture per la security nel porto di Olbia

Il porti del Nord della Sardegna – Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres – potenziano le strutture di security con nuove apparati e tende, recentemente installati nei tre scali, così da rendere i controlli più snelli, capillari ed efficaci, oltre a ripararli dalla pioggia, dal caldo e dal freddo. Entreranno gradualmente in funzione da questa settimana.

L'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna si attrezza in vista della stagione estiva con un investimento di 2,85 milioni di euro. Gli apparati andranno a sostituire o integrare i sistemi di controllo già operativi negli scali e serviranno soprattutto a rendere più veloci i controlli sui passeggeri con auto al seguito, rimodulando i varchi di accesso separando l'imbarco traghetti da quello dlle navi da crociera.

Nel caso specifico di Porto Torres, per il quale, data l'ampia estensione, sono stati investiti circa 1 milione e 800 mila euro, l'intervento prevede 13 tendostrutture attrezzate con 11 apparecchi radiogeni per il controllo bagagli, di cui uno mobile montato su furgone; 19 metal detector  (di cui 7 a portale e 12 manuali) per i controlli sui passeggeri; 6 rilevatori di esplosivi; 4 dispositivi con telecamera integrata per il controllo automatico da postazione video dei sottoscocca dei mezzi in imbarco; 6 telecamere sonda portatili ed un impianto ricetrasmittente che gestirà 28 apparecchi radio. 

Al porto di Olbia (la cui spesa ammonta a 740 mila euro) sono state installate nuove tendostrutture attrezzate, per un totale di 4 scanner radiogeni ed uno mobile su furgone; i metal detector saranno, invece, 11 (di cui 5 a portale e 6 manuali); 2 rilevatori di esplosivi, una telecamera sonda portatile, un sistema ricetrasmittente per la gestione di 25 apparecchi radio.

Infine, a Golfo Aranci, per una spesa pari a 285 mila euro, sono due le tendostrutture attrezzate con altrettanti apparecchi radiogeni per il controllo bagagli; 7 metal detector (di cui tre a portale e quattro manuali); un rilevatore di esplosivi, una telecamera sonda portatile per ispezioni della sottoscocca dei mezzi ed un sistema ricetrasmittente con dotazione di 10 apparecchi radio. 

A questi interventi si aggiunge entro l'estate il riadeguamento della security nello scalo di Santa Teresa di Gallura, per il quale l'autorità portuale, con un finanziamento di circa 500 mila euro, posizionerà un prefabbricato adibito a control room, area per ispezione bagagli attrezzata con impianti radiogeni, metal detector, e un nuovo impianto di videosorveglianza supportato da quattro nuove torri faro led. 

Commentando tutte queste novità, Massimo Deiana, presidente dell'autorità di sistema portuale, ha parlato di un aggiornamento fondamentale, sia sul lato tecnico che nella logistica dei controlli, sottolineando quanto possano facilitare i controlli e rendere più agevole l'imbarco e lo sbarco delle persone, «in previsione di un riallineamento definitivo dei traffici commerciali e crocieristici ai livelli pre-pandemia. Un processo, quello che riguarda il settentrione isolano, che rappresenta la punta di diamante del sistema dei porti della Sardegna e che, a breve, interesserà anche gli scali del Sud».