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22 novembre 2024, Aggiornato alle 09,11
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Infrastrutture

Olbia, Adsp autorizza Grendi e avvia iter concessione Porto Canale di Cagliari

Si parte con una linea trisettimanale tra Isola Bianca, Marina di Carrara e Cagliari. Verso la concessione di 350 metri del terminal container, in attesa dell'operatore internazionale


La Grendi Trasporti Marittimi potrà ufficialmente operare come impresa nel porto di Olbia, con la possibilità di operare anche su una parte del terminal container del Porto Canale di Cagliari, attualmente senza operatore. Lo ha deliberato oggi il Comitato di gestione dell'Autorità di sistema della Sardegna, che, dopo l'unanime parere favorevole della Commissione Consultiva del mese di gennaio e la valutazione dell'Organismo di Partenariato della Risorsa Mare. Si autorizza la compagnia sarda ad operare (ex art. 16 della legge 84/94) in conto proprio ed in conto terzi. 

L'operatore partirà subito con una linea trisettimanale che collega Cagliari con Olbia-Cocciani e Marina di Carrara. Non solo, una volta ottenuta la concessione demaniale (ex art. 18) per spazi non banchinali, Olbia si strutturerà per almeno i prossimi quattro anni come hub del gruppo armatoriale.

Il Comitato ha anche ratificato il rigetto della proposta presentata da Pifim Company Ltd per l'assentimento, in concessione demaniale, del compendio contenitori del Porto Canale di Cagliari. Si sollecita la ricerca di un nuovo operatore internazionale per gestire il terminal container, di cui proprio Grendi ne vorrebbe una piccola parte. «In tale direzione – informa una nota dell'Adsp - l'ente procederà sulla scia della già avviata attività di promozione e di offerta sul mercato del compendio portuale, continuando ad avvalersi anche del supporto governativo del programma Invest in Italy, con la diretta e preziosa collaborazione dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e di Invitalia».

A proposito della richiesta di Grendi, il Comitato di Gestione ha dato il proprio assenso all'avvio dell'iter istruttorio per la concessione demaniale di un'area che non dovrà essere lunga oltre i 350 metri dal dente sud del Porto Canale. Inoltre,  non sarà possibile realizzare interventi di carattere infrastrutturale tali da compromettere l'utilizzo unitario della banchina e del piazzale. Nel caso in cui l'Adsp dovesse ricevere una domanda di concessione per tutti gli spazi con annessa attività di trasbordo, avrà piena facoltà di revocare la concessione.

Tra gli altri argomenti all'ordine del giorno del Comitato di Gestione, sono state approvate anche alcune modifiche tecniche all'assestamento di bilancio di previsione 2020, l'aggiornamento del programma biennale degli acquisti di forniture e servizi, e la modifica alla pianta organica dell'AdSP con la creazione di una Direzione Security Portuale sui sette scali di competenza dell'ente pubblico non economico. 

Quella del Porto Canale è la «madre di tutte le nostre battaglie», afferma il presidente dell'Adsp, Massimo Deiana. «Nel frattempo – conclude - non abbiamo mai distolto l'attenzione dalla situazione occupazionale, predisponendo, d'intesa con le organizzazioni sindacali, una proposta di norma per la costituzione dell'Agenzia dei lavoratori del Transhipment della Sardegna, in grado di tutelare il reddito dei lavoratori almeno per il prossimo triennio, che ci auguriamo possa essere fatta propria dal Governo ed approvata con decretazione d'urgenza».