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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Offshore, D'Appolonia entra in Seatech

Acquisito il 68 per cento della società di ingegneria che ha sviluppato il "Blue Stream" e la piattaforma offshore di Pozzallo


La multinazionale di ingegneria D'Appolonia ha acquisito il 68 per cento di SeaTech, azienda italiana specializzata nell'oil&gas, con sede a Fano vicino Pesaro, e competenze in condutture offshore, strutture sottomarine, sistemi di monitoraggio e controllo. Amministratore delegato di SeaTech, che nel 2014 ha raggiunto un fatturato di 2,8 milioni di euro, è stato nominato uno dei fondatori, Fabio Launaro, mentre Giovanni Uguccioni, proveniente da D'Appolonia, ha assunto il ruolo di presidente. 

Il progressivo esaurimento dei giacimenti "facili", quelli più accessibili, spinge la ricerca verso risorse sempre più difficili da raggiungere, in condizioni ambientali ostili, come al largo degli oceani. In simili condizioni sono richieste tecnologie e soluzioni ingegneristiche sempre più avanzate. SeaTech rientra in questa strategia di sviluppo per D'Appolonia (acquisita dal Rina nel 2011), che amplia così il suo know-how.

Dalla sua fondazione nel 2000, SeaTech ha collaborato a progetti internazionali come il "Blue Stream", il sistema di trasporto del gas dalla Russia meridionale alla Turchia attraverso il Mar Nero, le cui condotte furono posate a una profondità sino ad allora mai sperimentata di 2,150 metri. È stato il primo progetto in cui il polipropilene è stato usato come materiale per il rivestimento delle condutture. Ha, inoltre partecipato allo sviluppo del giacimento petrolifero Kashagan, reso particolarmente critico dalle condizioni ambientali a causa dei bassi fondali, dei ghiacci marini invernali, dei venti e dell'escursione termica. SeaTech ha eseguito lo studio di progettazione preliminare per il progetto di "Bahr Essalam" a largo delle coste della Libia e, infine, quest'anno, ha fornito un sistema di monitoraggio strutturale e meteo-marino per la piattaforma Vega, nel Canale di Sicilia (foto in alto).

«Grazie a SeaTech, la capacità produttiva di D'Appolonia in questo specifico settore arriverà a un numero complessivo di oltre 300 ingegneri, che saranno in grado di affiancare l'industria dell'oil & gas in un momento di grande evoluzione e scoperte» ha commentato Roberto Carpaneto, presidente D'Appolonia.
 
Foto in alto, la piattaforma offshore Vega, a Pozzallo via