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15 aprile 2025, Aggiornato alle 18,29
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Nuovi bacini, 12 milioni per il porto di Napoli

La Regione Campania stanzia un finanziamento per la realizzazione di un nuovo bacino galleggiante. Il fondo si aggiunge ad altri 12 milioni di euro messi a disposizione dall'Autorità Portuale di Napoli


12 milioni di euro per un nuovo bacino galleggiante. Lo ha annunciato Ennio Cascetta, Assessore Regionale ai Trasporti della Campania, nel corso dell'ultima riunione del Comitato Portuale di Napoli. La Regione Campania stanzierà un fondo a favore dell'Autorità Portuale per cofinanziare l'acquisto di una nuova struttura destinata alla costruzione di nuove imbarcazioni. «La cantieristica- ha detto Cascetta - è un settore industriale dalle grandi potenzialità economiche e occupazionali. Per questo abbiamo deciso di sostenerlo. E' importante, però, approvare in tempi rapidi le modifiche al regolamento di esercizio dei bacini per assicurare la massima trasparenza all'accesso di tutti i riparatori navali a quelle infrastrutture».  
Il fondo stanziato dalla Regione si sommerà agli altri 12 milioni che l'Autorità Portuale di Napoli ha già messo a disposizione per l'acquisto del nuovo bacino. «Stiamo lavorando per concludere quanto prima l'operazione – ha detto il presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Luciano Dassatti - perché si tratta di un settore strategico, che deve però poter contare sulla disponibilità di bacini pubblici secondo regole chiare e trasparenti».
L'Autorità Portuale ha annunciato che nei prossimi quindici giorni renderà noto i nuovi aggiornamenti sul regolamento per l'esercizio dei bacini di carenaggio.
Il Comitato Portuale ha inoltre approvato la variazione del bilancio di previsione 2010 dedicata al protocollo d'intesa siglato il 20 gennaio tra Autorità Portuale, Regione Campana e Interporto di Nola per la creazione di un sistema logistico integrato fra il porto di Napoli  e la struttura interportuale ( NA.P.L.E.S).
«Quel protocollo - ha ricordato Dassatti- determinerà sviluppi significativi per il porto di Napoli, per la possibilità per gli operatori di disporre di spazi più ampi e di realizzare più compiutamente l'intermodalità tra i diversi sistemi di trasporto».