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23 aprile 2025, Aggiornato alle 15,46
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Nuova Tirrenia, buona la prima

Dal 20 luglio a oggi i passeggeri sono cresciuti del 20 per cento. Pesa il costo del carburante. Per due anni personale bloccato. L'incognita Confitarma


Passeggeri in crescita e ricavi condizionati dal caro prezzo del carburante. E' questo il bilancio di un mese e mezzo di navigazione della nuova Tirrenia, quella guidata dall'ad Ettore Morace che al Sole 24 Ore ha spiegato nel dettaglio l'andamento dei traffici. 
Il tutto sostanzialmente positivo, non c'è che dire, meglio ancora se il closing dell'operazione fosse avvenuto a maggio, all'inizio della stagione estiva, anziché il 20 luglio. Comunque sia, da quando la nuova Tirrenia ha iniziato ad operare il volume passeggeri è aumentato del 21,8 per cento. Nel dettaglio: +67,9% Civitavecchia Cagliari, grazie all'ingresso di due navi noleggiate da Grimaldi; +15% Civitavecchia-Olbia e +13% Genova-Porto Torres. 
Dal primo ottobre alla flotta si aggiungerà un'altra unità proveniente da Moby, la Moby Tommy. E' quindi ovvio che la crescita sui passeggeri trasportati sarà costante almeno fino alla fine dell'estate prossima. L'incognita arriva più che altro dai costi. «Il prezzo del carburante – spiega Morace – è salito continuamente e, alla fine, abbiamo speso circa quattro milioni di euro in più». Sono stati spesi infatti quasi 120 milioni di euro per far circolare le navi rispetto ai 115 milioni preventivati.
La nuova Tirrenia vuole rendere Cagliari l'hub della Sardegna e per questo ha creato la Fondazione Tirrenia, che si occupa della formazione dei marittimi sardi, ed è diventata sponsor del Cagliari calcio. Infine, sul fronte dell'occupazione resta l'impegno preso con i sindacati di bloccare personale e contratti attuali per due anni. Poi chissà. Federmar-Cisal parla addirittura di un nuovo contratto da firmare fuori da Federlinea e Confitarma. «Non sarebbe un dramma», commenta Morace, «del resto, mi pare che la confederazione dedichi poca attenzione alle autostrade del mare».