|
adsp napoli 1
17 aprile 2025, Aggiornato alle 14,13
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Politiche marittime

Nel Tirreno Centrale aumentano le balene

Tra Civitavecchia e la Sardegna si è registrato un incremento del 300% negli ultimi venti anni. Lo afferma uno studio dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale)


Moby Dick non s'immerge solo negli abissi oceanici, ma nuota (sempre più spesso) anche in acquea a noi familiari. Uno studio dell'ISPRA (l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale del Ministero dell'Ambiente) recentemente pubblicato sull'importante rivista scientifica Marine Ecology ha infatti documentato come negli ultimi anni gli avvistamenti della balenottera nel Tirreno Centrale sono notevolmente aumentati (+300% rispetto all'inizio degli anni ‘90). L'ISPRA ha ripreso nel 2007 a monitorare un transetto marino lungo la rotta Civitavecchia-Golfo Aranci a bordo di traghetti di linea utilizzando la stessa medotologia di ricerca utilizzata dall'associazione Accademia del Leviatano alla fine degli anni '80. Paragonando i risultati dei mesi estivi per tre anni consecutivi con oltre 700 avvistamenti di cetacei si è giunti alla conclusione che la balenottera è la specie con il maggiore numero di avvistamenti nella regione.
Luca Marini, presidente dell'associazione Accademia del Leviatano e coautore della ricerca, conferma come il Tirreno Centrale nell'ultimo decennio si sia trasformato da una regione di transito durante le migrazioni ad un'area di sosta per le balene. Le motivazioni, spiega Marini, potrebbero essere da ricercare sia nei cambiamenti climatici in atto che hanno reso la regione ricca di clorofilla sia nell'aumento del traffico marittimo della regione del Santuario Pelagos. Le balenottere, infatti, vengono avvistate sempre negli spot con i valori più alti di clorofilla ed il network di ricerca ha documentato come con l'aumentare del traffico marittimo siano minori gli avvistamenti di balene.  Per le sue ricerche, l'ISPRA utilizza traghetti di linea della Corsica-Sardinia Ferries e della Grimaldi Lines. A questa rete di monitoraggio fanno parte, tra le altre, la Fondazione CIMA, l'Università di Pisa, Pelagos France, GIS3M e l'associazione siciliana Ketos.