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26 dicembre 2024, Aggiornato alle 12,57
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Navi in porto, accordo Federagenti-Capitanerie per abbattere i tempi amministrativi

Intesa siglata a Taranto in occasione dell'assemblea degli agenti marittimi italiani


 Abbattere i tempi dei processi amministrativi: questo l'obiettivo (e il sogno) dell'Italia dei porti. E una svolta in questa direzione è stata impressa questa mattina a Taranto in occasione dell'assemblea degli agenti marittimi italiani: Federagenti, l'associazione che li rappresenta, ha infatti siglato un accordo quadro di collaborazione col comando generale delle Capitanerie di Porto, in base al quale proprio gli agenti marittimi fungeranno da "dichiaranti" e quindi da "sentinelle" per la verifica quotidiana dei risultati di semplificazione, efficientamento e quindi anche di miglioramento operativo delle navi con effetti economici tangibili così come con benefici altrettanto pratici sull'ambiente.

Il percorso che inizia oggi con la firma congiunta dell'ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, comandante generale delle Capitanerie di Porto, e del presidente di Federagenti, Alessandro Santi, prevede un'implementazione progressiva del sistema di digitalizzazione e di concentrazione dei dati sino alla nascita, il 15 agosto del 2025, della European Maritime Single Window. Sistema questo che prevederà l'invio da parte del bordo-nave di un solo messaggio contenente tutte le informazioni di sicurezza relative al carico a un unico soggetto, il corpo nazionale delle Capitanerie di Porto che provvederà a sua volta a distribuire le informazioni a tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella gestione del traffico marittimo così come dell'interscambio internazionale.

E gli agenti marittimi saranno chiamati a monitorare l'efficacia del sistema e a svolgere quindi per conto delle Capitanerie un ruolo quasi consulenziale per apportare costanti migliorie al sistema stesso. L'importanza di questo sistema può essere sintetizzata in un singolo dato: ogni anno scalano nei porti italiani più di 69 mila navi coinvolgendo il lavoro di 9200 utenti e comportando l'adempimento di 515.000 formalità.