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24 aprile 2025, Aggiornato alle 16,32
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Cultura - Eventi

"Nave Italia", al via da La Spezia la Campagna 2025

Il brigantino della Fondazione prende il largo con i primi protagonisti del viaggio di solidarietà: studenti con disabilità e pazienti affetti da sclerosi multipla


Riparte da La Spezia l'avventura solidale di Nave Italia, il brigantino a vela più grande al mondo, frutto della sinergia tra la Fondazione Tender To Nave Italia ETS e la Marina Militare. È pronta a prendere il via la 18ª Campagna, che vedrà protagonisti, nel primo tratto, giovani studenti e pazienti fragili, uniti in un viaggio esperienziale capace di abbattere pregiudizi e barriere invisibili.

Il primo progetto a salpare, dal 29 aprile al 3 maggio, è "Svelandoci... In viaggio con Ulisse", promosso dall'IPSEOA Pastore di Gattinara (Vercelli). A bordo saliranno 24 alunni tra i 14 e i 19 anni, con e senza disabilità, accompagnati dai loro insegnanti. Il percorso, tra attività educative e relazionali, sarà interamente vissuto tra La Spezia e il Mar Tirreno, seguendo le orme simboliche dell'eroe omerico.

"Il cammino che si compie alla ricerca della propria identità è un vero viaggio – racconta la professoressa Roberta Sala, responsabile del progetto – durante il quale ci si scopre attraverso l'incontro con l'altro, l'ascolto, lo stupore. La meta non è l'arrivo, ma l'andare". L'Istituto Pastore, con sede anche a Varallo, è da anni un punto di riferimento per l'inclusione scolastica e sociale. Nella sede "Mario Soldati" di Gattinara si lavora quotidianamente per trasformare le differenze in opportunità di crescita, favorendo competenze, autonomia e consapevolezza.

A seguire, dal 6 al 10 maggio, sarà la volta del progetto "Il viaggio di ESPRIMO", a cura del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell'Università degli Studi di Verona, in collaborazione con AISM e l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. A bordo saliranno 10 pazienti affetti da sclerosi multipla con disabilità lieve-moderata, accompagnati da un'équipe multidisciplinare di psicologi ed esperti in scienze motorie. "Questo progetto rappresenta un ponte tra scienza e vita reale – spiega la professoressa Michela Rimondini, capo progetto –. Le attività in mare sono integrate da un'attenta raccolta di dati neuropsicologici, psicosociali e motori, che ci permetteranno di misurare l'efficacia dell'esperienza su resilienza, attività motoria e qualità di vita".

I risultati, in linea con gli standard della ricerca clinica internazionale, verranno pubblicati su riviste scientifiche peer-reviewed, contribuendo ad ampliare l'impatto sociale e scientifico del "metodo Nave Italia". La Campagna 2025, ufficialmente presentata il 12 aprile a Santa Margherita Ligure, vedrà protagonisti 20 progetti selezionati su 53 candidature provenienti da ogni parte d'Italia. Per la prima volta, il viaggio solidale varcherà i confini nazionali per approdare in Grecia, dove sono previste attività istituzionali e inclusive in collaborazione con realtà locali.

Nel corso dei prossimi mesi, Nave Italia solcherà le acque del Mediterraneo facendo tappa in 11 porti italiani e internazionali – tra cui Civitavecchia, Gaeta, Salerno, Messina, Atene, Gallipoli, Catania, Milazzo, Genova e Imperia – e coinvolgerà 300 beneficiari e 100 operatori specializzati, tra educatori, medici, psicologi e professionisti del terzo settore.

Come ogni anno, il cuore pulsante dell'intero programma è il Metodo Nave Italia, un modello pedagogico e riabilitativo strutturato in tre fasi: preparazione, navigazione e consolidamento. La fase a bordo, centrale e trasformativa, diventa una palestra emotiva e relazionale dove ogni partecipante, immerso nella vita marinara e anche insieme ai marinai della Marina Militare, riscopre il proprio valore attraverso il lavoro di squadra e la responsabilità condivisa. "L'imbarco è solo l'inizio. Senza la cura delle fasi di preparazione e consolidamento, le potenzialità di cambiamento rischiano di rimanere inespresse", afferma Gabriele Iannelli, Coordinatore dell'equipe dei Project Manager della Fondazione. "Ma quando il metodo è applicato con rigore, i risultati sono straordinari".