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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Nasce la task force anti-pirati

I grandi armatori scendono in campo contro la pirateria. Cma Cgm, Maersk Line ed Msc annunciano un accordo di cooperazione per salvaguardare il transito delle loro unità nei tratti di mare più pericolosi. Al vaglio l'ipotesi di una guardia costiera regionale


Cma Cgm, Maersk Line e Mediterranean Shipping Company (Msc), le tre compagnie che insieme detengono il 35% del volume mondiale della capacità di carico delle navi container, hanno annunciato un accordo di cooperazione per la lotta alla pirateria marittima nel Golfo di Aden e nell'Oceano Indiano.
L'iniziativa prevede lo scambio di informazioni sulle misure di sicurezza e le procedure adottate per contrastare il fenomeno. Una strategia comune non solo per coordinare le operazioni ma anche per contribuire all'istituzione di una "guardia costiera" regionale per salvaguardare il transito delle navi. 
«La nostra prima e principale preoccupazione - hanno sottolineato le tre compagnie - è la sicurezza e salvaguardia dei nostri equipaggi. La pirateria continua ad essere un problema per l'industria dello shipping e, se vogliamo farvi fronte efficacemente, noi, come armatori, dobbiamo collaborare».
Cma Cgm, Maersk Line e Msc hanno così confermato il loro appoggio alle proposte che mirano alla costituzione di apposite forze nell'area per contrastare la pirateria come, appunto, una Guardia Costiera regionale o attraverso corridoi di transito in Africa orientale.