|
adsp napoli 1
18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4

Napoli liquida Nausicaa. Ma il progetto resta

Abbandonata la società che avrebbe dovuto ridisegnare il waterfont del porto, ora il progetto di Michel Euvé passa all'Autorità Portuale. Il piano delle opere 2011-2013 prevede quasi 700 milioni di euro di Paolo Bosso


Un bilancio di previsione che sarà ricordato per molto tempo quello approvato ieri dal Comitato del porto di Napoli. E' stato il giorno della liquidazione di Nausicaa, la società divisa tra Autorità portuale, Comune, Provincia e Regione nata nel 2003 per ridisegnare il waterfront. L'opera che interessa tutta la zona dedita al traffico crocieristico, dal Beverello fino all'Immacolatella Vecchia, dovrebbe terminare nel 2013 ma ad oggi il progetto, vinto dal francese Michael Euvé, non è mai stato avviato. Così i membri del Comitato hanno deciso a maggioranza di lasciare Nausicaa. La bella notizia è che il progetto di Euvé resta intatto e passa ora all'Autorità Portuale. «Cambia il contenitore ma non il contenuto» sintetizza Michele Pappalardo, presidente Assoagenti (Associazione Agenti Marittimi di Napoli). A confermare le rassicurazioni degli operatori, il piano annuale delle opere 2011 e il piano triennale 2011-2013 che prevede un massiccio investimento vicino ai 700 milioni di euro (689.432.206). 
La società Nausicaa non ha mai avuto vita facile, bersagliata fin dall'inizio da critiche e ricorsi al Tar. Ora, spiega l'Autorità Portuale di Napoli in una nota, è stato raggiunto «un punto di risoluzione che – ricordando ciò che di buono è stato fatto – ha definito questioni importanti come l'integrazione con il progetto di Alvaro Siza per piazza Municipio e il riutilizzo dei Magazzini Generali». 
Il secondo punto all'ordine della riunione del Comitato è stato la cantieristica. I membri hanno dato mandato al presidente dell'Ap Luciano Dassatti di procedere, si legge nel comunicato dello scalo, «alla rivisitazione del piano di riordino della cantieristica varato nel 2001». Verrà infine «verificato» il piano di investimenti e l'atto di concessione per la società Cantieri del Mediterraneo verrà «rivisitato» in relazione all'esercizio pubblico dei bacini di carenaggio.
«Il nostro documento finanziario - ha detto il presidente Luciano Dassatti - rispecchia la politica gestionale rivolta alla razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse, mentre per quanto concerne il capitolo degli investimenti la strategia di sviluppo del sistema portuale punta sul binomio Napoli-Castellammare. Noi puntiamo a proseguire sulle direttrici di sviluppo, traffico passeggeri, commerciale e cantieristica. Per ognuna di queste aree sono stati previsti interventi infrastrutturali in grado di rendere attraente e funzionale la zona passeggeri, operativo lo spazio commerciale (dragaggi e realizzazione Nuova Darsena di levante) e regolamentata la cantieristica».
Il bilancio di previsione segna un avanzo di cassa di 63,8 milioni di euro (602,3 milioni di avanzo economico e 50,3 milioni di avanzo finanziario). Per quanto riguarda gli investimenti lo scalo si è impegnato per 110 milioni. 
 
Paolo Bosso