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25 novembre 2024, Aggiornato alle 16,07
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Infrastrutture

Meganavi, gru e treni. Gioia Tauro prova a ripartire

Il commissario Agostinelli fa il punto sul piano di rilancio del porto, l'unico rimasto senza autorità di sistema

Un momento della conferenza stampa

Navi da oltre 20 mila teu, nuove gantry crane, nuovi gate ferroviari e Zona economica speciale. Su queste basi riparte il porto di Gioia Tauro. Il commissario straordinario dell'Autorità portuale, Andrea Agostinelli (è l'unico porto rimasto senza Autorità di sistema, l'ultima arrivata è quella dello Stretto), ha incontrato la stampa per illustrare il piano di rilancio dello scalo calabrese dopo l'acquisizione del Medcenter Container Terminal da parte di Terminal Investment Limited (TIL), società controllata dal gruppo Msc (e che recentemente ha cambiato compagine societaria). 

Container
Inserito nelle toccate settimanali delle tratte internazionali dell'alleanza armatoriale 2M, costituita dalle due compagnie del trasporto marittimo containerizzato Maersk Line e Mediterranean Shipping Company, Gioia Tauro è l'unico porto italiano che vedrà ogni settimana attraccare alle proprie banchine portacontaneir che superano i 19 mila teu. L'ultima avviata, a fine aprile, è Msc Miriam (19,224 teu). «Andremo avanti di questo passo - spiega Agostinelli - fino a ricevere entro il prossimo autunno portacontainer di oltre 20 mila teu». L'authority prevede l'arrivo di 58 navi di queste capacità, tutte provenienti dall'Asia orientale, in transito nel Suez e nel Mediterraneo prima di tornare indietro.

Gru
Stanno per arrivare tre gantry crane - gru di banchina - acquisite dal nuovo concessionario in Cina, che giungeranno a Gioia Tauro nel corso dell'estate. Altre tre sono state ordinate per essere operative l'anno prossimo. L'obiettivo è quello di tenere aggiornate le infrastrutture di banchina (lunghezza dei bracci delle gru e velocità di movimentazione) alle capienze delle portacontainer.

Ferrovie e Zes
Il nuovo gate ferroviario è stato completato e a breve inaugurato. Prosegue  il lavoro del Comitato di indirizzo della Zona economia speciale che, nella sua seconda riunione, ha elaborato la bozza di regolamento che definisce le procedure di inoltro delle domande di istanza dei contributi. 
 
«Il piano di investimenti programmato - conclude Agostinelli - punta a fare di Gioia Tauro una realtà capace di rispondere alle crescenti richieste di mercato. Tutto questo è reso possibile grazie anche alla partecipazione attiva dell'intera comunità portuale, animata dall'alta professionalità delle sue maestranze, e dalla collaborazione istituzionale dell'Autorità marittima e dei servizi tecnico-nautici in porto».