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Cultura - Eventi

Mediterraneo tra terre e mare, torna la rassegna fotografica

Numerosi appuntamenti al Castel dell'Ovo e al Palazzo Fondi. La novità di LETTURE

Ph: Mario Mazzaro

"Mediterraneo: fotografie tra terre e mare", la rassegna che racconta dal 2012 il Mediterraneo come "sperimentale" luogo di relazioni dove le culture e le arti interagiscono, dialogano, evolvono, sarà a Napoli dal 14 novembre al 24 gennaio. Esposizioni e presentazioni di libri, mostreranno immagini e racconteranno storie per riflettere insieme e dialogare intorno alla cultura fotografica, per porre l'accento su una fotografia che analizza gli aspetti più ampi dell'essere cittadini oggi, nelle relazioni con il territorio e con le persone. 

Questa edizione in particolare invita a ragionare sul "passaggio" nelle accezioni più ampie. "Mediterraneo: fotografie tra terre e mare", intercetta differenti generi della fotografia e generazioni di fotografi. Valorizza le autrici e i giovani autori invitando fotografi testimonial. Infatti al Castel dell'Ovo, Sala delle Terrazze (inaugurazione sabato 16 novembre alle ore 12), dal 16 novembre al 16 dicembre dal martedì al sabato dalle ore 10,30 alle ore 15,30 sarà possibile vedere circa 70 fotografie di 7 autori differenti per età, Paese di provenienza e tipologia di ricerca sviluppata. Vincenzo Borrelli (Vanitas), Patricia Escriche (Lievità), Luisa Fabriziani (Passaggio ponte), Elise Llinares (Littoral Marseille), Nicoletta Prandi (Ma dentro voliamo via), Ilaria Sagaria (Il dolore non è un privilegio) e Pio Tarantini (Sere a Sud) metteranno in mostra il passaggio come limite, condizione di sospensione, attraversamento di un confine concettuale, viaggio, mutamento da una condizione passata ad una contemporanea, trasgressione del linguaggio artistico fino alla tensione massima dell'uso alterato ed ironico del mezzo. 

A Palazzo Fondi, Sala Circolare (inaugurazione il 14 novembre alle ore 18 – Corte) dal 14 novembre al 15 dicembre dal lunedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 19, invece, saranno in mostra le immagini di Alain Licari (Your Wall. Our Lives) che documentano la vita intorno al muro tra Stati Uniti e Messico. 

La novità dell'edizione 2019 a Napoli è LETTURE, la serie di appuntamenti con i libri fotografici in compagnia degli autori, accompagnati da proiezione di foto, e con i libri narranti affiancati da proiezioni di immagini. Quattro le date definite tra il 14 novembre e il 24 gennaio 2020, due gli enti che ospiteranno le presentazioni: Palazzo Fondi (giovedì 14 novembre alle ore 17,30, in contemporanea all'inaugurazione della mostra, e giovedì 21 novembre alle ore 17,30); Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (mercoledì 27 novembre alle ore 16,30 e venerdì 24 gennaio 2020 alle ore 16,30). Il calendario di LETTURE seguirà, certo, il tema del passaggio e della relazione delle persone con il territorio, e dunque della produzione fotografica come espressione di sé nel mondo e con il mondo, ma proverà, poi, a spingersi, con i libri narranti, verso riflessioni quali la cultura e la ricchezza degli archivi come punto, e spunto di avvio, per la creazione sia scritta che per immagini. 

"Mediterraneo: fotografie tra terre e mare", realizzata al Castel dell'Ovo in collaborazione con l'assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, e al Palazzo Fondi in collaborazione con ninetynine è, insieme al "Laboratorio di Fotografia per Stranieri" e il "Laboratorio di Fotografia per Donne", una delle azioni messe in campo da "Lo Cunto" associazione di promozione sociale. L'iniziativa, per l'edizione 2019, ha ricevuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, della Regione Campania, dell'Unimed-Unione delle Università del Mediterraneo, dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti. Partner culturali dell'evento sono l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, EnterprisinGirls. 

Questo territorio di mediazione quale è ed è sempre stato il Mediterraneo, ci è vicino e ci guarda, non ci è indifferente, "ci riguarda". Questo mare affollato di passato e di presente, sottolinea quanto il fattore umano, la persona e la sua socialità, precede qualsiasi altra considerazione. Il Mediterraneo ci racconta ciò che negli ultimi anni è ed è diventata l'evoluzione culturale ed emotiva umana: è ora il mare del futuro.