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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Mediterranea rilancia su Tirrenia

Aumenta a 25 milioni di euro il capitale sociale. La famiglia Busi Ferruzzi incrementa la quota mentre la Regione Sicilia presto la ridurrà. Ora spetta a Fintecna la decisione sull'offerta 


Nel giorno in cui era attesa la decisione sulla vendita di Tirrenia, l'unico concorrente in gara aumenta il proprio capitale portandolo a 25 milioni e rilancia l'offerta. La decisione è stata annunciata da Alexandros Tomasos, amministratore delegato di Ttt Lines, socio al 30,5% di Mediterranea. La nuova proposta sarebbe stata presentata entro le ore 17 del 26 luglio 2010, data in cui era attesa la decisione di Fintecna proprio sull'offerta vincolante. 
Nicola Coccia non ha sottoscritto l'aumento di capitale e vede così la propria quota ridursi allo 0,5%, mentre la famiglia Busi Ferruzzi rinforza la rinforza dal 3 al 5% e porta nel consiglio Cristina Busi Ferruzzi. La partecipazione della Regione Sicilia (37%) è destinata a scendere mentre il resto della cordata è così suddiviso: Ttt Lines (30,5%), Salvatore Lauro, che ricopre la carica di presidente della newco (18,5%) e infine la società di imprenditori campani Isolemar (8%).
«Ora siamo in attesa di un responso ma non so quanto tempo prenderà Fintecna per la decisione» ha commentato Tomasos. Senza dimenticare che, semmai vi dovesse essere una privatizzazione, il vincitore si accolla anche il debito da 520 milioni. L'offerta di Mediterranea per Tirrenia e Siremar è dilazionata in dieci anni: un milione subito e i restanti 24 nei dieci anni successivi. La validità dell'accordo ci sarà solo dopo la convenzione che assicura alla società di navigazione circa 130 milioni l'anno per i primi otto anni e 50 milioni dal nono al dodicesimo anno per un totale di 1,3 miliardi.