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04 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,16
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Marevivo, l'appello per la Giornata Mondiale degli Oceani

La campagna ʺOnly One: One Planet, One Ocean, One Healthʺ è realizzata in collaborazione con Fondazione Dohrn e Marina Militare


"Il mare è in grave pericolo e la nostra vita dipende dalla sua salute. Ogni nostro piccolo gesto conta". Dal palcoscenico del Salone Margherita a Roma, dove si è svolto l'evento ʺOnly One: One Planet, One Ocean, One Healthʺ dedicato all'urgenza di attuare la transizione ecologica e organizzato da Marevivo in collaborazione con SIOI, Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale, e promosso da Banca d'Italia, si è levato l'appello della presidente della Fondazione ambientalista Rosalba Giugni ai presenti, in vista dell'imminente Giornata Mondiale degli Oceani, l'8 giugno.

La campagna, realizzata in collaborazione con Fondazione Dohrn e la Marina Militare e nata per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull'importanza della difesa della biodiversità, sull'urgenza di attuare una transizione ecologica, energetica e alimentare, è tuttora in giro per il mondo a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci e presente nelle università della Rete Università Sostenibili RUS e del CoNISMa e nelle Direzioni marittime d'Italia.

I mari sono i polmoni del nostro Pianeta, generano fino all'80% dell'ossigeno sulla Terra, assorbono il 90% del calore in eccesso prodotto dal riscaldamento globale (dati Unesco), e con le loro correnti svolgono un'azione regolatrice del clima, il loro ruolo è essenziale per la sopravvivenza della vita.

Mancano, inoltre, leggi e regolamenti a livello nazionale e internazionale. Ne è un esempio la Legge Salvamare, approvata nel maggio 2022 ma ancora orfana della maggior parte dei Decreti attuativi. Questo strumento, fortemente voluto da Marevivo, è fondamentale per contribuire al risanamento e alla tutela dell'ecosistema marino e della salute pubblica e porrebbe il nostro Paese all'avanguardia nel contesto europeo, perché come dichiara il Prof. Ferdinando Boero, vicepresidente di Marevivo e Presidente Fondazione Dohrn, "Senza una conversione culturale non si può raggiungere l'obiettivo della transizione ecologica".