|
adsp napoli 1
21 novembre 2024, Aggiornato alle 16,10
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Politiche marittime

Mancano i medici di bordo

Impiegati massicciamente negli ospedali e nelle vaccinazioni, ora sono difficili da reperire per impiegarli soprattutto sui traghetti estivi. Confitarma, Assarmatori e Medibordo ne denunciano i rischi

(Naval Surface Warriors/Flickr)

Con la stagione estiva già avviata si corre il rischio che molte navi non possano raggiungere i porti, né salpare, costrette a rimanere in sosta a causa della carenza di medici di bordo. Una possibilità concreta che Confitarma e Assarmatori denuncia insieme all'associazione nazionale dei medici di bordo, Medibordo.

La figura professionale del medico di bordo è ricompresa nella tabella minima di armamento delle navi passeggeri, cioè nel numero minimo di qualifiche professionali obbligatorie a bordo per poter navigare, ed è quindi imprescindibile per svolgere i servizi di collegamento marittimo. «Da anni – scrivono Confitarma e Assarmatori - lamentiamo la strutturale insufficienza numerica di tali figure professionali causata da incomprensibili barriere di ingresso alla professione imposte da un sistema di regole che, per come congegnato, non può più garantire l'effettiva organizzazione del servizio sanitario di bordo e di conseguenza assolvere alle finalità per le quali lo stesso fu istituito alla fine dell'Ottocento».

A questa carenza, a cui negli anni si è fatto fronte con eccezioni normative, si è aggiunta la pandemia che concentrato un altissimo numero di medici all'attività di ricerca, di assistenza ai malati, alla somministrazione dei vaccini, col risultato che oggi le compagnie di navigazione hanno difficoltà a reperire medici disponibili all'imbarco, senza i quali la nave non può partire.

Confitarma e Assarmatori parlano di un danno «per l'intero settore del turismo, già duramente colpito dalla crisi, e i notevoli disagi per i residenti isolani che vedranno leso il diritto, costituzionalmente garantito, alla cosiddetta continuità territoriale». Così com'è accaduto col Covid, anche per i medici di bordo bisognerebbe avviare una campagna di reclutamento, provvedimenti mirati «per far fronte a questa situazione di inefficienza che comporta il rischio concreto di far deflagrare un'emergenza nell'emergenza, così da assicurare a tutti, cittadini e turisti, i servizi di trasporto marittimo. Le associazioni auspicano pertanto l'urgente adozione delle necessarie deroghe a questo sistema inefficiente e la contestuale convocazione del tavolo in materia di sanità marittima già istituito presso il ministero della Salute per superare questa normativa antistorica che dev'essere necessariamente modificata».

-
credito immagine in alto