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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Maltese (Costa): includiamo le crociere nel recovery fund

Per il direttore finanziario di Costa Crociere il settore può godere degli aiuti che l'Unione europea sta pianificando. Secondo PwC il fatturato turistico in Italia quest'anno crollerà del 18,5 per cento

Beniamino Maltese, executive vice president e direttore finanziario del gruppo Costa Crociere

«Riteniamo che vi siano i presupposti per creare un tavolo di lavoro pubblico-privato per la definizione di progetti legati al settore delle crociere e del turismo che possano entrare nel perimetro del "recovery fund" europeo, focalizzandoci su tre aree principali: nuove infrastrutture, svolta green e digitalizzazione». Lo ha detto Beniamino Maltese, executive vice president e direttore finanziario del gruppo Costa Crociere, nel corso di un webinar, organizzato da PwC Italia, costola italiana di PricewaterhouseCoopers, gruppo britannico di consulenza aziendale.

Maltese ha spiegato come gli armatori di questo settore stanno da tempo pianificando un graduale rinnovamento della flotta che porterà ad avere sempre più navi che consumano combustibile estremamente raffinato, o con bassissimo gas serra rispetto ai combustibili attuali, come il gas naturale liquefatto. Inoltre, c'è il cold ironing, il sistema di elettrificazione delle navi ormeggiate per fargli spegnere i motori in porto, una tecnologia sperimentabile ma non ancora standardizzata, in Italia come nel resto del mondo. Infine, le tecnologie digitali, con il loro impatto sia sui sistemi di navigazione che sul tipo di intrattenimento di bordo.

I dati di PwC sul turismo confermano che è tra i settori più colpiti dall'emergenza Covid-19. Nel 2019 ha contribuito, con oltre 230 miliardi di euro, al 13 per cento del PIL, con 4 milioni di addetti diretti, pari al 15 per cento della forza lavoro italiana. PwC prevede una flessione dei volumi del 18,5 per cento su base annua. Durante il lockdown il 95 per cento degli alberghi è stato chiuso e ora sta lentamente riprendendo le attività.

Per quanto riguarda le crociere, in Europa è un mercato da 48 miliardi di euro e l'Italia possiede una fetta pari a un quarto del totale. Costa Crociere quantifica il suo "impatto" economico sulla penisola in 3,5 miliardi di euro per 17 mila posti di lavoro, più 4,800 lavoratori dell'indotto, i fornitori. «Occorre salvaguardare questo patrimonio – ha detto Maltese - e bisogna farlo subito, perché dal momento in cui il decreto sarà firmato dal governo ci vorranno 30 giorni prima che le navi siano operative».