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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

L'Usmaf approda a Gioia Tauro

La Regione Calabria annuncia entro l'anno la costituzione di un ufficio di sanità marittima. L'ente regionale: "Più veloci i controlli sui prodotti alimentari"


Un ufficio di sanità marittima aprirà presto i battenti nel porto di Gioia Tauro. L'annuncio viene dalla Regione Calabria. Si tratta di un ufficio Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) attrezzato con laboratori di controllo per gli esami delle merci in arrivo. Sono strutture direttamente dipendenti dal ministero della Salute e sono già situati nei principali porti e aeroporti nazionali. Svolgono attività finalizzate al controllo delle merci di interesse sanitario in arrivo sul territorio italiano e comunitario (in misura rilevante alimenti di origine non animale e materiali a contatto con alimenti, ma anche cosmetici, dispositivi medici, farmaci, manufatti in piume). 
«Abbiamo sempre ritenuto fondamentale - ha affermato il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - il ruolo strategico che riveste il porto di Gioia Tauro per la Calabria, ma anche per l'intero sistema portuale del Mediterraneo. Già dal nostro insediamento si è provveduto ad avviare ed accelerare tutte le procedure idonee affinché il porto possa diventare sempre più competitivo. La costituzione degli uffici Usmaf rappresentano un ulteriore opportunità per diminuire i tempi di controllo sui prodotti alimentari non di origine animale in arrivo nel porto di Gioia Tauro, garantendo così una partenza più rapida verso le successive destinazioni».
«Il nostro obiettivo - ha aggiunto la vicepresidente dell'ente regionale, Antonella Stasi - è quello di aprire entro la fine dell'anno l'ufficio territoriale Usmaf a Gioia Tauro. L'obiettivo è quello di accelerare i tempi medi di controllo che attualmente sono di circa tre giorni per le merci alimentari non soggette a controllo e che si allungano anche ad un paio di settimane per quelli soggetti a controllo a causa dei prelievi che devono essere smistati in altri laboratori fuori dalla regione Calabria. Di concerto con il ministero della Salute, abbiamo individuato le procedure più veloci per procedere anche all'accreditamento del laboratorio di analisi dei campioni».