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21 aprile 2025, Aggiornato alle 18,23
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L'Ue proroga la missione anti-piratera fino al 2014

Le navi di EuNavFor Atlanta pattuglieranno il Mare Arabico per altri tre anni. Intanto la relazione dei i servizi segreti al parlamento conferma la necessità del personale armato a bordo dei mecantili, come sostiene Confitarma 


La missione navale anti-pirateria EuNavFor Atlanta è stata prorogata sino alla fine del 2014. Lo hanno deciso i ministri degli esteri dell'Unione Europea, convinti della necessità di una costante presenza militare nell'area. La missione, si legge in un comunicato congiunto, ha consentito di ''prevenire e reprimere gli atti di pirateria e le rapine al largo della costa della Somalia, contribuendo anche alla sicurezza e all'attività economica dei paesi della regione e della comunità internazionale nel suo insieme''. Risultati incoraggianti che hanno aperto la strada anche all'ipotesi di un allargamento del mandato della missione, limitato per ora al mare. L'idea sarebbe di potere intervenire più vicino alle coste per reprimere le attività 'preparatorie' dei pirati, pur senza mettere piede a terra. Intanto, i corsari nel Mare Arabico e in tutto l'oceano Indiano si fanno sempre più aggressivi e determinati, come evidenzia la relazione 2011 dei servizi segreti al Parlamento, che definisce l'impiego di personale armato a bordo dei mercantili in transito nei mari a rischio,"strumento particolarmente efficace e dissuasivo". In sintonia, quindi, con le tesi da sempre espresse dalla Confederazione degli armatori, Confitarma, la relazione degli 007 sottolinea inoltre i legami sempre più stretti tra i predoni e l'organizzazione terroristica somala al Shabaab. Sarebbero gli estremisti islamici a garantire, in cambio di somme di denaro, la cornice di sicurezza necessaria all'afflusso di uomini, armi e sostegni logistici alle basi dei pirati.