|
adsp napoli 1
10 aprile 2025, Aggiornato alle 14,10
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4

Logistica italiana, l'analisi di Confetra

Alla 66esima assemplea della Confederazione Nazionale dei Trasporti e della Logistica presentato uno studio sulle dinamiche del trasporto merci in Italia. Un settore che nel nostro paese incide sul Pil con una percentuale superiore alla media europea

Semplificazione ed efficienza dei processi normativi e amministrativi, qualificazione dell'offerta nella catena del valore lungo tutta la filiera logistica, focalizzazione degli investimenti su alcune prioritarie infrastrutture di rete. Sono questi i principali fattori per il settore dei trasporti e della logistica indicati oggi a Roma dal presidente della Confetra, Fausto Forti, nel corso della 66esima assemblea Confetta. All'incontro erano presenti, inoltre, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, il presidente del Cnel, Antonio Marzano e il vicepresidente A.T.Kearney, Marco Santino.
Il Centro Studi Confetra ha condotto con il supporto di A.T.Kearney una ricerca sullo stato attuale e sugli scenari evolutivi del trasporto merci e della logistica nel nostro paese. Uno studio attuo a fornire un quadro chiaro del mercato di riferimento, delle dinamiche competitive, delle evoluzioni attese e delle implicazioni per i principali settori industriali presenti nella filiera, anche rispetto agli altri Paesi europei.
"Dotare l'Italia di una forte industria logistica - spiega Fausto Forti - significa non soltanto sostenere la competitività dell'economia nazionale ma anche contribuire ad allargare la base produttiva del paese". Da qui il pieno sostegno del presidente Confetta al Nuovo Piano Nazionale della Logistica, "un Piano apprezzabile – commenta - per il suo approccio pragmatico con poche e chiare linee strategiche, ciascuna in grado di dare un contributo allo sviluppo del sistema logistico nazionale".
Parlando della situazione economica mondiale, secondo Forti "mentre le economie emergenti stanno rapidamente tornando ai valori ante crisi, per la maggior parte delle economie europee la ripresa è ancora debole. In questo scenario la logistica italiana costituisce ancora una componente importante del sistema economico, con un'incidenza sul Pil  del 7%, pari a oltre 100 miliardi di euro; un valore di poco superiore alla media Ue che si attesta al 6,8%".
L'incidenza della logistica sul Pil ha registrato un trend crescente negli ultimi anni che, si stima, nel 2013 dovrebbe portare il settore a quota 7,4%. I dati confermano inoltre una tendenza del mercato, già osservata una decina di anni fa, verso una richiesta sempre minore da parte della committenza industriale e commerciale per attività di pura vezione.
Per quanto riguarda la crescita economica, dopo quasi un biennio di indicatori negativi, la ricerca Confetta indica che i dati del traffico merci dello scorso anno confermano la ripresa economica mondiale, già registrata nel primo semestre 2010 anche se con ritmi più contenuti. Riparte lentamente il trasporto su gomma: +2% a livello nazionale, +8% l'internazionale a carico completo e +6% il collettame (corrieri). Significativa ripresa per il trasporto marittimo (+9%) e crescita decisamente sostenuta per il comparto aereo (+18%). Continua a calare, invece, il trasporto su ferro (-8%).
Sul fronte degli investimenti infrastrutturali, Forti osserva come "l'Europa ci crede più di quanto non ci crediamo noi, tanto che il nostro paese è coinvolto nei grandi progetti di Reti Ten-T: il Corridoio 5 Lione-Kiev, attraverso la pianura padana da Torino a Trieste, il Corridoio 24 Rotterdam-Genova attraverso le Alpi e gli Appennini e il Corridoio 1 Berlino-Palermo che innerverebbe tutta la penisola. Non si può però ignorare che le tratte non italiane sono in fase avanzata di realizzazione e nel caso del Loetschberg e del Gottardo entreranno in attività già nei prossimi anni. L'Italia deve trovare oggi le risorse, non tanto finanziarie, quanto politiche e intellettuali per cogliere questa grande occasione e connettersi in maniera moderna, veloce ed affidabile con il tessuto produttivo europeo".