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11 aprile 2025, Aggiornato alle 13,39
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Infrastrutture - Logistica

Logistica Italia-Germania, un interscambio da mille miliardi

Nel 2004 appena un quinto degli europei acquistavano online, oggi sono oltre la metà. La catena produttiva si è fatta orizzontale. A novembre a Venezia il forum della Camera di Commercio italiana in Germania


Con un giro d'affari europeo nel 2017 di oltre mille miliardi di euro, quasi un terzo della "produzione logistica", quella generata dalle imprese collegate al trasporto merci, viene dalla Germania e dall'Italia. Sono alcuni dei dati - questi nello specifico sono di BVL-Bundesvereinigung Logistik - che saranno presentati a Venezia in occasione della German-Italian Smart Business Conference, il forum annuale organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania che si terrà il 12 novembre. L'evento vede la partecipazione della Fondazione Università Ca' Foscari, che aprirà anche la Venice Innovation Week (12-16 novembre), la settimana dell'innovazione digitale e strategica ideata dall'Università Ca' Foscari Venezia.

Il forte interscambio Italia-Germania
Negli ultimi anni il volume delle merci interno all'Unione europea è cresciuto, favorito soprattutto dal commercio online. Nel 2004 erano un quinto ad acquistare sul web, nel 2018 la quota è salita al 60 per cento. Questo ha contribuito a rafforzare una catena produttiva orizzontale, a discapito di una produzione industriale verticale. Solo l'interscambio bilaterale italo-tedesco, per esempio, è arrivato nel 2018 a quota 128 miliardi di euro (fonte: Infomercatiesteri). Il legame economico tra i due Paesi è molto stretto: nel 2018, il 12,6 per cento delle esportazioni italiane era diretto alla Germania (+3,7% rispetto al 2017), mentre il 16,6 per cento delle importazioni italiane proveniva dalla Germania (+6,9% rispetto al 2017), con un bilancio commerciale tedesco nei confronti dell'Italia in positivo di 12,2 miliardi. Secondo un'analisi di Deutsche Bundesbank, nel 2017 gli investimenti diretti tedeschi hanno toccato quota 35 miliardi, con una concentrazione nell'Italia settentrionale, mentre gli investimenti diretti italiani sono stati pari a 32,9 miliardi di euro. 

Dove investire: infrastrutture e digitale
Secondo i dati della Ca' Foscari sono due gli ambiti da migliorare per incrementare e rafforzare ulteriormente l'interscambio Italia-Germania, le infrastrutture e la digitalizzazione. Nel primo caso bisogna accorciare i tempi di realizzazione (e di conseguenza i costi) delle opere pubbliche. Ritardi che si ripercuotono sui costi del trasporto, sulla qualità del servizio, sulla mancanza di un sistema di controllo intelligente del traffico. Sulla digitalizzazione la questione è la banda larga. Secondo la Commissione europea un aumento annuo del 10 per cento di questo servizio generebbe una crescita del PIL pro capite dell'1 per cento. Bruxelles ha investito sulla banda larga, nella programmazione 2014-2020, circa 15 miliardi. «Alla carente copertura di banda larga in Europa si aggiunge la carenza degli skills tecnologici che incide in modo significativo sul livello di digitalizzazione in Europa», sottolinea il presidente della Camerca di Commercio italiana per la germania, Emanuele Gatti. «Proprio per questo motivo – continua - è importante rafforzare il trasferimento di know-how tra scienza ed economia in modo intersettoriale e sovranazionale».

Tag: economia