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14 marzo 2025, Aggiornato alle 12,34
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Infrastrutture

LNG, il terminal toscano di OLT è a pieno regime

Grazie alle aste, per il polo di approvvigionamento toscano da ottobre scorso allocati 38 slot provenienti da tutto il mondo

Il terminal offshore FSRU Toscana, al largo di Livorno

Il terminale di rigassifcazione di OLT Offshore LNG Toscana sta lavorando a quasi il massimo della capacità. A circa un anno dall'introduzione del nuovo meccanismo di allocazione di capacità di rigassificazione tramite aste, OLT ha raggiunto una serie di risultati importanti, sia nell'ottica della sicurezza degli approvvigionamenti, sia in quella della diversificazione delle fonti, in linea con quanto stabilito anche nella "Proposta di piano clima energia". In particolare, grazie al nuovo meccanismo di allocazione, da ottobre scorso sono stati allocati 38 slot su 41 disponibili per l'anno termico (primo ottobre-30 settembre) 2018/2019, provenienti da 6 paesi diversi, per un totale di circa 5.848.343 metri cubi liquidi di capacità allocati, equivalenti ad oltre il 92 per cento della capacità di rigassificazione annuale del terminale.

OLT gestisce il rigassificatore FSRU Toscana, ormeggiato a 22 chilometri al largo tra le coste di Livorno e Pisa. Il primo gas in rete è arrivato ad ottobre 2013, durante la fase di collaudo, mentre le attività commerciali sono iniziate due mesi dopo, a dicembre.

Con l'introduzione prima del servizio integrato di rigassificazione e stoccaggio, il quale ha permesso l'allocazione della capacità di rigassificazione tramite aste, e poi con la definitiva introduzione del nuovo meccanismo d'asta in sostituzione del precedente metodo di allocazione, l'Italia ha potuto ricevere gas naturale liquefatto da tutto il mondo. La nuova modalità di allocazione della capacità è infatti in grado di intercettare le richieste del mercato, specialmente sul breve periodo.

L'impianto può ricevere differenti tipologie di gas, garantendo una copertura geografica che va dall'Europa alle Americhe, fino all'Africa e al Medioriente, potendo accogliere circa il 90 per cento della flotta mondiale di navi metaniere attualmente in servizio, fino alla classe "new panamax" che ha una capacità di carico di circa 180 mila m3 liquidi. È inoltre da sottolineare che, dall'inizio delle operazioni commerciali, il terminale ha ricevuto gas liquefatto da 10 paesi diversi (Algeria, Camerun, Egitto, Guinea Equatoriale, Nigeria, Norvegia, Peru, Qatar, Trinidad & Tobago, Stati Uniti), oltre a carichi provenienti da altri terminali europei (olandesi e spagnoli). Anche con cattivo tempo il terminale è sempre stato in grado di garantire lo svolgimento delle operazioni di discarica.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti - ha commentato l'azienda - non si tratta certamente di un punto di arrivo, bensì di uno standard che OLT, per quanto di sua competenza, farà il possibile per mantenere. Da un punto di vista impiantistico e tecnologico, siamo inoltre pronti anche ad avviare il servizio di Small Scale LNG, che potrà fornire un contributo rilevante nel rendere il trasporto pesante, sia marittimo sia terrestre, concretamente sostenibile».

Le tappe del nuovo meccanismo delle aste
A partire dal 2016 il ministero dello Sviluppo economico e l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) hanno attivato un "servizio integrato di rigassificazione e stoccaggio" finalizzato all'approvvigionamento diretto di gas dall'estero. Il servizio ha previsto l'offerta tramite asta da parte delle imprese di rigassificazione e dell'impresa maggiore di stoccaggio, STOGIT, della rigassificazione e la successiva immissione in stoccaggio di quantitativi di gas riconsegnati al terminale, dando priorità nell'assegnazione del servizio al gas proveniente da Stati dai quali non sono in corso importazioni, che siano di durata uguale o superiore ad un anno.

OLT ha offerto tale servizio negli anni termici 2016/2017 e 2017/2018, allocando complessivamente 15 slot di discarica, per circa 2.050.000 m3 scaricati.

Nel 2017, con la deliberazione 660/2017/R/gas, l'Arera ha introdotto un meccanismo di allocazione di capacità di rigassificazione tramite procedure concorsuali, definendo al contempo le modalità di offerta ed i criteri di formazione del prezzo di riserva per ciascun processo di conferimento. Al fine di recepire tali sviluppi regolatori, OLT ha modificato il proprio codice di rigassificazione che, dopo una fase di consultazione pubblica, è stato approvato dall'ARERA con deliberazione 110/2018/R/gas del 1° marzo del 2018.

Dal 10 aprile 2018, attraverso la "piattaforma di assegnazione della capacità di rigassificazione" gestita dal gestore dei mercati energetici gli utenti del terminale possono inserire i propri prodotti – pluriennali, annuali ed infra-annuali – secondo quanto previsto dal codice di rigassificazione.

OLT Offshore LNG Toscana è una società partecipata da Gruppo Iren (49,07%), Uniper Global Commodities - già E.ON Global Commodities - (48,24%) e Golar LNG (2,69%). OLT detiene la proprietà e la gestione commerciale del Terminale galleggiante di rigassificazione "FSRU Toscana", ormeggiato a circa 22 chilometri al largo delle coste tra Livorno e Pisa. L'impianto è connesso alla rete nazionale attraverso un gasdotto di 36.5 km realizzato e gestito da Snam Rete Gas, di cui: 29.5 km circa in mare, 5 km nel Canale Scolmatore e i restanti 2 km sulla terraferma. A regime, il Terminale ha una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di Sm3 annui, equivalente a circa il 4% del fabbisogno nazionale.

Tag: lng - ambiente