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30 dicembre 2024, Aggiornato alle 14,49
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Cultura

L'incontro con la balena sul quattro alberi in ferro

Storie di navi e di ambiente marino nel racconto di capitan Franconi

(Ph: Cruising Journal)

di Claudio Franconi - DL Notizie Logbook 2024

Anni fa, quando i nostri figli erano piccoli, andavamo in vacanza all'Isola d'Elba, in una spiaggetta vicina a La Biodola: ottima perché era poco conosciuta e quindi poco frequentata. E con giusto una decina di case sul mare.I proprietari della casa nella quale eravamo in affitto erano i farmacisti di Capoliveri (mi pare di ricordare), già entrambi di una certa età.Una mattina sto scendendo in spiaggia quando incontro il marito che dopo avermi salutato mi dice "oggi vò a pescare" (immagina il tutto detto con accento toscano). Ma,dato che nulla aveva che facesse pensare a una cosa del genere perché non aveva con sé né attrezzi da pesca né la barca, gli ho chiesto spiegazioni.

E lui: "stamattina mi ha svegliato mia moglie che, appena alzata, mi ha detto "e come mai dormi ancora" e poi "e cos'è questo disordine in camera da letto", poi è passata in sala e mi ha apostrofato" e che... hai lasciato tutti i giornali sul divano ieri sera! e io le ho detto" ho capito, oggi vo' a pescare!" E infatti, accompagnata la moglie a fare non so cosa in una delle case affittate, lui se ne è scappato a chiacchierare con me evitando accuratamente la moglie. Più tardi quella stessa mattina siamo andato a fare la spesa a Portoferraio.Come arriviamo al porto vedo un magnifico tre alberi ormeggiato in banchina: devio immediatamente dalla strada principale per andare a guardare di cosa si trattasse.Era lo Star Flyer, un quattro alberi in ferro, massimo 100 passeggeri... io che, dopo una crociera alla quale avevo partecipato quando ero Allievo sul Cristoforo Colombo, avevo detto "in crociera mai" visto il comportamento dei croceristi, penso: questa è un'altra cosa! Rientrati a casa smanettando sul computer ho trovato tutto e, per farla breve, l'anno dopo abbiamo fatto una splendida crociera nell'Egeo.

Mentre ero a bordo, avendo familiarizzato con il Comandante, gli ho chiesto quale fosse il programma della nave e mi ha risposto che, finita la stagione estiva in Mediterraneo, avrebbero attraversato l'Atlantico, fatto bacino a Panama e avrebbero proseguito per una stagione di crociere in Polinesia: inutile dire che l'estate successiva eravamo sullo Star Flyer alle Isole Tuamotu, vacanza magnifica.Racconto una giornata particolare ed indimenticabile: durante una sosta in una di queste isole, era prevista un'uscita in mare con un biologo marino e la sua barca alla ricerca di delfini e/o balene.Andiamo e, arrivati ad una certa distanza dalla costa, compaiono tre balene.Il biologo spegne immediatamente il motore dicendo che se sono interessate si avvicinano loro.Infatti due se ne sono andate ma la terza invece si è avvicinata a noi.

Chiedo al biologo se posso scendere in acqua e lui mi risponde affermativamente: non aveva ancora finito di dirmelo che io ero già in acqua con la mia maschera.Guardo sotto e vedo sotto di me la balena: è stato un momento incredibile: ci siamo guardati negli occhi! Lei con questo occhio grande che mi guardava e, a un certo punto, si è girata pancia in su, quel pancione bianco con quelle striature o fessurazioni grigie, e ha cominciato a salire verso di me... be... confesso che a un certo punto ero piuttosto preoccupato! Poi si è fermata e si è allontanata per respirare.

Risalito a bordo siamo ripartiti e la balena per salutarci è uscita saltando fuori dall'acqua con quel tonfo per ridiscendere. Ripeto: indimenticabile ed irripetibile. Qualche anno dopo mi chiama un mio caro amico, Broker Assicurativo del Gruppo delle Società delle Acque Minerali Uliveto, per dirmi che il Titolare durante un viaggio di lavoro a Riga, aveva visto un veliero in ferro ormeggiato ed in abbandono: era un veliero da carico misto vela e motore, impegnato per i commerci nei Mari del Nord. Anche qui per farla breve: gli è piaciuto, lo ha comprato, lo ha portato in Italia e lo ha trasformato in veliero da crociera. (quando doveva intraprendere il viaggio a rimorchio da Riga verso l'Italia ero a Londra per lavoro e mi chiesero di assicurare il rimorchio ma i miei Lloyd's U/Writers, con mio disappunto, rifiutarono il rischio).

Durante l'anno veniva usato per le crociere vinte dai consumatori delle acque minerali del Gruppo Uliveto, e nel mese di agosto veniva invece usato per crociere settimanali per pochi eletti: massimo numero di passeggeri 50: una meraviglia. Belle cabine, elegantemente arredate. La nave era del 1962, armata a Nave Goletta, con trinchetto a vele auriche e fiocchi e gli altri due con vele auriche. La nave ha sempre avuto difficoltà ad approdare per marcata ostilità da parte delle Autorità Marittime locali, non ho mai capito perché. In Corsica no ne parliamo: eravamo Italiani... solo chi parlava genovese era, e penso lo sia ancora, ben accetto.

Rifiutato l'accesso al porto la nave si è ancorata lungo la costa e ci ha portati in spiaggia con l'imbarcazione di bordo Nel 2016 la nave viene fermata dall'Autorità Marittima perché non conforme alle norme Solas, non ne ho mai saputo i particolari: a me non era sembrata non in ordine, ho sentito parlare di oblò non conformi... Comprata dall'armatore d'Amico viene donata all'Istituto Nautico di Gaeta che la usa come nave scuola per gi allievi.

Ma nel novembre 2019, mentre ormeggiata a Civitavecchia, viene investita da un fortunale e viene gravemente danneggiata. Comprata per poche migliaia di euro da un imprenditore veneziano al momento non si sa cosa ne farà. Queste ultime informazioni le ho prese da Internet. Da queste mini crociere in Mediterraneo sono nate amicizie durature nel tempo: essendo così pochi a bordo è stato facile familiarizzare con coloro con i quali si creava la sintonia, cosa direi impossibile sulle grandi navi da crociera dove la bolgia è permanente.Ho visto recentemente la fotografia di un corridoio delle cabine di una di queste navi: un incubo! Non se ne vede la fine.

Con questo non voglio demonizzare le navi da crociera, ci sono migliaia di persone cui piacciono, visto che queste navi sono sempre piene, ma a me piacciono, come penso di avere dimostrato, crociere tranquille con pochi passeggeri e quindi più a contatto con la natura. Rammento una mattina sullo Star Flyer in navigazione e seduto sulla rete sotto al bompresso, con i delfini che saltavano a due metri da me... sembrava di poterli toccare! Be... se avessero fatto uno dei loro salti li avrei toccati senz'altro! Scrivendo queste cose dalla mia scrivania in questa grigia e fredde giornata milanese mi sembra di scrivere cose di un altro mondo, come, del resto, è.

Tag: navi - storia - ambiente