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24 dicembre 2024, Aggiornato alle 09,22
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Infrastrutture

Libano, crollano altri silos nel porto di Beirut

Un incendio, scoppiato il mese scorso, sta lentamente distruggendo le strutture rimaste in piedi dopo la devastante esplosione di due anni fa


Crollano altri silos di grano del porto di Beirut dopo che a luglio avevano ceduto le prime otto torri dei granai dello scalo marittimo a causa di un incendio mai spento da parte dei vigili del fuoco e sul quale le autorità hanno deciso di non intervenire. In particolare, riferisce l'Ansa, sono crollati altri silos della parte nord della struttura, danneggiata il 4 agosto del 2020 nella devastante esplosione che ha ucciso circa 250 persone e ferito altre seimila, esplosione che ha distrutto un terzo della capitale libanese.

L'incendio dei residui di grano avariato alla base dei silos prosegue senza che i vigili del fuoco intervengano a domare le fiamme. E questo su ordine dei ministeri competenti. Per una decisione politica, definita "tecnica" dal governo uscente libanese, le autorità hanno lasciato da due anni la struttura dei silos abbandonata a sé stessa: senza alcun intervento né di sostegno a ciò che non è crollato nel 2020 né di abbattimento delle macerie ancora in piedi. Alla base dei silos sono inoltre rimaste tonnellate di grano avariato, che costituiscono il principale combustibile delle fiamme accese da luglio scorso. I cittadini sono invitati a non rimanere per tempo prolungato nella zona del porto per non respirare i fumi tossici prodotti dall'incendio in corso.
 

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