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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

L'Eni chiede al porto di Brindisi un'area per attività petrolifere

Lo spazio è necessario per le operazioni di gestione e deposito del materiale di supporto ala piattaforma Fpso Firenze, in funzione a 25 miglia dalla costa


Un'area di duemila metri quadrati. L'ha chiesta in concessione l'Eni all'Autorità portuale di Brindisi per la gestione e il deposito del materiale relativo alla piattaforma petrolifera Fpso Firenze (che opera a circa 25 miglia al largo). La società dovrà installare la struttura nei pressi del pozzo Aquila, in un tratto di costa destinato anche all'attracco dei traghetti. Come previsto dalla legge, l'Authority ha pubblicato in Albo la richiesta per consentire la presentazione di eventuali eccezioni o quella di domande simili alla richiesta presentata dalla società Bis Srl di Giuseppe Giurgola. L'area, in località Costa Morena, servirà per l'assistenza e il rifornimento alla piattaforma petrolifera, attività che richiedono ampi piazzali soprattutto per ospitare i mezzi di supporto. Contrarie le associazioni ambientaliste che da sempre si oppongono alle trivellazioni petrolifere al largo della città pugliese. Il comitato Brindisi Bene Comune annuncia che nei prossimi giorni saranno organizzate manifestazioni di protesta contro l'iniziativa dell'Eni.