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10 aprile 2025, Aggiornato alle 14,10
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Le Dogane e la sfida dell'Europa

In un seminario a Napoli il Consiglio Nazionale degli Spedizionieri Doganali ha analizzato le nuove proposte normative e tecniche per lo sdoganamento delle merci 


Dopo gli armatori gli spedizionieri. Il governo è stretto su due fronti, quello aperto da Confitarma, nella recente assemblea di Roma, e quello aperto da Spediporto e dal Consiglio degli Spedizionieri Doganali, il primo in assemblea a Genova, il secondo con un seminario a Napoli. Gli operatori vogliono azioni concrete immediate a sostegno dello shipping e della portualità. In primis, più fondi per le infrastrutture e normative uniformi che snelliscano le procedure doganali.
La riunione di Napoli è stata interessante e propositiva. Circa un centinaio di partecipanti hanno preso parte all'incontro che ha analizzato lo stato di attuazione delle modifiche introdotte dal Codice Doganale "aggiornato".
L'analisi dei nuovi servizi è stata anticipata da un'introduzione generale sulle principali responsabilità dello spedizioniere doganale che ha visto i contributi di Domenico De Crescenzo, presidente del Consiglio Compartimentale Spedizionieri Doganali di Napoli;Alberto Libeccio, direttore interregionale per la Campania e la Calabria – Agenzia delle Dogane; Cosimo Ventucci, presidente federale Anasped; Pietro Luzzati, direttore generale Confetra, e Giovanni De Mari, presidente del Consiglio Nazionale Spedizionieri Doganali. All'introduzione hanno fatto seguito analisi specifiche su diversi temi: il reato di contrabbando, tenuto da Alberto Landolfi, Sostituto Procuratore di Savona e presidente del Ctp di Savona; il pre-clearing in rapporto al Manifesto Merci in Partenza (Mmp) con una relazione di Teresa Alvaro, direttore della direzione centrale Tecnologie per l'Innovazione – Agenzia delle Dogane; e, infine, una disanima sui poteri di rappresentanza nel Codice Doganale Comunitario tenuta da Walter De Sanctis, direttore della direzione centrale Gestione Tributi e Rapporti con gli Utenti – Agenzia delle Dogane.
«Non dobbiamo preoccuparci della Cina e a quanto può sottrarci – sintetizza Luzzati - pensiamo ai nostri vicini come la Germania. E' alla competitività europea che dobbiamo stare attenti».
La novità principale è rappresentata dal pre-clearing, lo sdoganamento informatizzato che renderà i traffici più veloci contribuendo allo sportello unico doganale. Questo servizio è già attivo nei porti di Genova e Napoli. Si tratta di un processo di semplificazione che prevede l'implementazione dello strumento telematico in un sistema unitario. Attraverso il controllo integrato dei flussi merce si accresce l'influenza dei controlli e si riducono i tempi.
Cosimo Ventucci, a conclusione del seminario, ha commentato soddisfatto: «In genere questi incontri, essendo molto tecnici, non rilevano una particolare partecipazione di pubblico. Ho invece riscontrato un notevole interesse su tematiche, come il commercio estero europeo, molto importanti. Con questo seminario abbiamo dato uno sguardo, con competenze notevoli e approfondite analisi, alle dogane in ottica europea e internazionale». 
 
Paolo Bosso