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14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
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Infrastrutture

Le "buone prassi" degli interporti italiani studiate in Europa

Stringono un patto di collaborazione l'Unione Interporti Riuniti e la Uic - International Union Railwais per sviluppare progetti comuni di Information Tecnology, best practices e corridoi di trasporto merce


Information technology, best practices, corridoi di trasporto merce, dialogo con la Commissione Europea: sono solo alcuni dei temi sui quali  l'Unione Interporti Riuniti (Uir) e la Uic - International Union of Railways stringono un patto di collaborazione per sviluppare azioni comuni nei prossimi mesi con l'obiettivo di implementare e ottimizzare l'intermodalità che in Italia è in gran parte concentrata proprio negli interporti. Un gruppo di esperti e rappresentanti del mondo ferroviario (Combined Transport Group) selezionati dall'organismo internazionale con sede a Parigi,  avvierà uno studio approfondito delle strutture e degli spazi interportuali italiani, considerati un campo di sperimentazione ottimale. "I nostri interporti - ha dichiarato Alessandro Ricci, presidente di Uir - sono una realtà unica in Europa che vanta numerosi tentativi di imitazione, ma la nostra storia, il nostro ruolo, le nostre specializzazioni, la nostra commistione con il comparto produttivo nazionale, fanno degli interporti infrastrutture determinanti per il sistema logistico del Paese; ed è bene che tutto questo valore aggiunto venga messo a profitto dell'Europa intera».