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18 aprile 2025, Aggiornato alle 12,17
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Le auto pronte a ripartire ma mancano gli incentivi

Un sondaggio interno dell'associazione logistica dell'automobile europea (Ecg) evidenzia le potenzialità del settore. Ma i clienti sono sfiduciati e il credito bancario è scettico 


Di seguito la relazione dell'Association of European Vehicle Logistics (Ecg), riunitasi in assemblea a Gent (Belgio) 
 
L'Eurocartrans – Ecg, l'associazione logistica europea dell'automobile, sta prendendo in considerazione la possibilità di ripartire con gli investimenti ma i tassi al ribasso e i costi elevati continuano a metterli sotto pressione. 
42 degli 86 membri dell'associazione hanno risposto ad un sondaggio lanciato dalla stessa Ecg dal titolo "Confidence and Cost Trend Quarterly Survey". Dall'iniziativa sono emersi alcuni barlumi di speranza, inclusi i segni che la domanda stia cominciando a riprendere dopo la caduta precipitosa dello scorso anno. Circa il 44% ha dichiarato che il fatturato è aumentato nel quarto trimestre dello scorso anno, il 33% registra invece un calo. Conteggi simili sono stati registrati per le attese dei prossimi sei mesi. 
Si prevede che l'investimento nella flotta sarà destinato a salire. Solo il 27% degli intervistati ha affermato che la dimensione delle loro flotta è aumentata nel quarto trimestre, per il 26% non è cambiato niente e per il 47% è stato registrato un calo della consistenza. Un solido 35% ha dichiarato che potrebbero aumentare le dimensioni della loro flotta nei prossimi sei mesi, tuttavia il 49% si è detto che manterrà i livelli attuali. 
In termini di priorità d'investimento, il 13% è mirato ai camion, il 19% nelle auto, il 15% nello stoccaggio e il 12% in personale tecnico. 
Anche se molti pensano di investire, il finanziamento resta difficile per il 62% degli intervistati, mentre per il 10% sono addirittura inaccessibili. 
Per il presidente Ecg, Costantino Baldissara, le difficoltà sono da attribuire al crescente scetticismo dei gruppi bancari sulla condizione dell'industria automobilistica, in parte dovuti alla mancanza di informazioni attendibili che possano confermare la forza del settore. 
L'associazione all'inizio di quest'anno ha presentato al Parlamento Europeo un nuovo rapporto sui finanziamenti che, spiega Baldissara, «avrebbero dovuto contribuire a convincere il credito bancario ad aiutare i singoli membri ad accedere ai finanziamenti che richiedono e meritano». Investimenti che, secondo Baldissara, sarebbero stati importanti «non solo per aiutare il settore a soddisfare la domanda di mercato, ma a rendere la flotta di veicoli logistici più efficienti ed ecosostenibili. Nuovi ordini avrebbero potuto generare nuovi posti di lavoro in Europa in un momento in cui erano maggiormente necessari». 
Il presidente Ecg ha esortato il settore a caratterizzare il 2010 con numerosi investimenti non solo nelle strutture e nelle tecnologie di trasporto ma soprattutto nel «capitale umano». Constatato il successo della quarta edizione dell'Ecg Logistics Academy, Baldissara ha esortato i soci presenti all'assemblea di iscrivere giovani manager. «Investendo nella formazione si investe nei futuri leader di questo settore» ha detto Baldissara. Certo il clima non è dei migliori visto che, come rileva il sondaggio, solo il 23% si dichiara ottimista circa i prossimi sei mesi mentre il 38% si è detto pessimista. Un'incertezza che, secondo Ecg, dipende dal deterioramento delle relazioni con i clienti. Infatti solo il 60% di questi paga in tempo. 
I costi, intanto, continuano ad aumentare ovunque, soprattutto quelli assicurativi e bancari con un'impennata negli ultimi 12 mesi. Gli unici settori a non aver risentito sono stati quelli relativi alla sostituzione e riparazione delle attrezzature e di manutenzione della flotta.