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10 aprile 2025, Aggiornato alle 14,10
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L'aeroporto di Napoli inaugura il suo nuovo Terminal

Cerimonia di inaugurazione con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e il ministro dei Trasporti Altero Matteoli. Dal 1997 lo scalo campano l'unico privato in Italia


Un terminal come esempio di sana collaborazione tra pubblico e privato. Questo è l'aspetto più significativo della nuova area di recente ristrutturazione inaugurata presso l'Aeroporto Internazionale di Napoli. 
Una cerimonia di benvenuto ha visto la presenza di diverse cariche istituzionali. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli; il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino; l'assessore regionale ai Trasporti Ennio Cascetta, il presidente della Provincia Luigi Cesaro e il presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, Luciano Dassatti. Erano presenti il presidente Enac Vito Riggio e il direttore generale Alessio Quaranta e per l'aeroporto di Napoli, l'amministratore delegato Baa Italia, Mauro Pollio.
La privatizzazione dell'aeroporto di Napoli è iniziata nel 1997, «fu una scelta lungimirante – commenta Pollio - che oggi possiamo confermare come un'operazione di successo». Lo scalo, ad oggi, è l'unico in Italia ad essere privato. Gesac, la società che lo gestisce, ha già investito 209 milioni di euro, di cui 91 con fondi pubblici in parte derivanti dai Pon 2006/2013. «Oggi – prosegue Pollio – possiamo godere di un'infrastruttura di tutto rispetto in termini di qualità dei servizi e della sicurezza».
Dal 1998 ad oggi sono stati realizzati due terminal, 2550 posti auto, un terminal merci, l'ampliamento dell'area arrivi/partenze e check-in, riassetto della pista di atterraggio, nuovi sistemi Hbs e, proprio quest'anno, un nuovo layout esterno con grandi vetrate. Entro il 2012 lo scalo riconfigurerà l'area commerciale, amplierà ulteriormente gli arrivi e le partenze e ristrutturerà il piazzale aeromobili.
«Gli interventi sono stati numerosi – spiega Riggio – siamo riusciti ad utilizzare i fondi e ad aumentare l'occupazione, calcolando che un milione di passeggeri equivale a mille posti di lavoro».
Letta, Bassolino, Pollio, tutti d'accordo nel ritenere che l'aeroporto di Napoli è il primo «vero esempio di privatizzazione in Italia».
L'ammontare complessivo dei fondi europei destinati allo scalo sono pari a 99 milioni di euro. Tra il 2003 e il 2006 sono stati spesi per l'infrastruttura 106 milioni e nei prossimi tre anni sono in programma altri centro milioni di investimenti. 
Il traffico, tra il 2000 e il 2007, è cresciuto del 40% e nel 2008 il movimento passeggeri è stato di 5,6 milioni, registrando per la prima volta negli ultimi anni un calo del 2,3%. Il network dei collegamenti include 28 destinazioni internazionali, 15 collegamenti nazionali e 50 destinazioni charter per un totale di 27 compagnie aeree coinvolte.     
Paolo Bosso