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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

L'AdSP dello Ionio avvia Agenzia del lavoro

Partita la procedura di reimpiego per gli ex 520 dipendenti del Taranto Container Terminal


Nel corso dell'ultima o di una delle ultime sedute del Comitato, l'Autorità di sistema portuale del Mar Ionio (Taranto) ha avviato la procedura di istituzione dell'"Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto e per la riqualificazione professionale (transhipment)" prevista dal decreto legislativo del 29 dicembre 2016 (n. 243). L'agenzia interesserà 520 addetti dello scalo, attualmente in mobilità dopo la fine della cassa integrazione, scaduta a dicembre dell'anno scorso, dovuta alla messa in liquidazione, a giugno 2015, della Taranto Container Terminal. La norma prevede, all'articolo 4, l'istituzione dell'Agenzia per un periodo massimo non superiore a trentasei mesi, sentito il ministero dei Trasporti con delibera del Comitato di gestione o del Comitato portuale operante in prorogatio le proprie funzioni.

L'Agenzia, come anticipato anche dal ministro Claudio De Vincenti quando il governo ha varato il decreto a dicembre scorso, servirà a ricollocare il personale riqualificandolo, accompagnando i processi di riconversione industriale delle infrastrutture portuali ed evitando problemi gravi all'operatività e all'efficienza.

Il presidente dell'AdSP del Mar Ionio, Sergio Prete - riferisce una nota - ringrazia il governo e i sindacati per il raggiungimento di un risultato «estremamente importante» a supporto dell'economia portuale, «inserito nella più ampia politica di sviluppo territoriale che andrà consolidandosi sempre più nel corso dei prossimi anni».

L'Agenzia del lavoro portuale è nata insieme a quella del porto di Gioia Tauro, con cui procede parallela, dopo esser state riapprovate dal governo a fine anno a seguito della bocciatura della Commissione Bilancio della Camera. I finanziamenti complessivi per entrambe sono di 18,144 milioni quest'anno, 14,112 milioni il prossimo e 8,064 milioni nel 2019. All'Agenzia si applicano le stesse norme che disciplinano le agenzie di somministrazione, eccetto il finanziamento, che è pubblico, il personale avrà un'indennità per le giornate di mancato avviamento al lavoro e i lavoratori individuati devono accettare l'impiego proposto, pena la cancellazione dagli elenchi detenuti dall'ente.