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10 aprile 2025, Aggiornato alle 14,10
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Eventi

La vitalità del cluster marittimo friulano

Il 20% delle imprese di settore è concentrato nel Nord Est del Paese. Il dato emerge dalla ricerca Srm presentata oggi a Trieste


Un interscambio commerciale che nel 2012 è stato di oltre 5,6 miliardi di euro; ovvero il 3,6% in meno rispetto al 2011, ma pur sempre pari al 16,2% del Pil regionale. sono questi i numeri che caratterizzano l'import-export delle imprese del Friuli Venezia Giulia che avviene per via marittima, circa il 31% del totale degli scambi. Il dato emerge da una ricerca condotta dal centro studi Srm (Studi e ricerche per il Mezzogiorno), collegato al gruppo Intesa-Sanpaolo, presentata oggi nel corso di un incontro promosso a Trieste dall'Istituto per lo studio dei trasporti nell'integrazione economica europea (Istiee). I porti del Nordest hanno movimentato nel 2012 oltre 101 milioni di tonnellate di merci, per una percentuale stimata di oltre il 22% sul totale nazionale. Trieste è il secondo porto italiano per merci movimentate, con oltre 49 milioni.
Le aree in cui si concentra maggiormente l'internazionalizzazione marittima delle imprese del Friuli sono l'Asia Orientale (24% del totale interscambio), Paesi Europei non Ue (22%), America Centro Meridionale (12%). Nel Nordest prevalgono invece Asia Orientale (27%), America Settentrionale (15%) e America Centro Meridionale (11%). Ma un dato più di tutti, nella ricerca di Srm, testimonia la vitalità di quest'area geografica: delle settemila imprese del cluster marittimo presenti in Italia, circa il 20%  sono concentrate nel Nordest del Paese, di cui il Friuli Venezia Giulia rappresenta il 17%.