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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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La salute nel contesto multiculturale del mare

Domani a Mazara del Vallo Inail e l'Inmp presentano i risultati della campagna "Salute in mare" per la promozione dell'educazione sanitaria nel settore marittimo


Nel settore marittimo, su 100mila occupati registrati presso l'istituto di previdenza del settore marittimo Ipsema (di recente accorpato all'Inail), circa 5mila sono extracomunitari, pari al 5% del totale. Di fronte ad una popolazione marittima con nazionalità, tradizioni e usanze diverse tra loro, l'igiene e la salute dei naviganti si presenta all'interno di un contesto multiculturale. 
Per questo motivo due anni fa l'ex Ipsema e l'Inmp (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie dekka Povertà) hanno lanciato la campagna "Salute in Mare", un'iniziativa creata per promuovere l'educazione sanitaria dei marittimi. 
I risultati della ricerca saranno presentati domani 1 dicembre a Mazara del Vallo presso la sede consiliare "23 marzo 1946" dell'Inail (ore 11.00). «Stante la carenza di disponibilità di personale italiano – si legge in una nota dell'Ipsema-Inail - è prevedibile un aumento progressivo di personale navigante proveniente da altri paesi al di fuori dell'Unione Europea. La presenza di questo personale pone il problema di implementare attività mirate di informazione e promozione della salute che siano adattate al contesto multiculturale che caratterizza, sempre di più, il personale navigante. Partita da questa esigenza la ricerca ha toccato vari porti italiani e dopo aver iniziato il suo viaggio a Mazara due anni fa lo conclude nello stesso luogo».
Dal campione osservato emerge un identikit del marittimo-tipo: mezza età (49,4 anni), sposato nel 76% dei casi, affetto da patologie reumatiche (59%) imputabili all'ambiente di lavoro, soffre meno di patologie osteo-articolari (14%) e ancora meno di malattie infettive (9%), risulta in sovrappeso e consumatore abituale di scatolame e pesce crudo, causa di possibili infezioni.
Molto preoccupante la rilevazione dei medici dell'INMP rispetto alle ustioni solari pregresse: almeno il 67% del campione ne è stato vittima ed il 32% dichiara più di 5 ustioni pregresse, ma tutta la categoria è scoperta a questo rischio, considerando un'esposizione solare giornaliera di circa 5 ore e mezzo. I danni che il sole può arrecare non sono ben considerati dalla gente di mare: il 90% dei marittimi visitati presentava segni di fotoaging (invecchiamento della pelle), solo il 12,5%, si protegge dai raggi ultravioletti e utilizza creme solari ed il 75% non si è mai sottoposto a screening dermatologici in precedenza. Da segnalare la completa assenza di informazioni da parte dei marinai provenienti dall'est Europa sulle conseguenze tumorali dell'eccessiva esposizione al sole.
 
Partecipazioni previste: 
Niccolò Cristaldi Sindaco di Mazara.
Monsignor Domenico Mogavero, Vescovo Mazara del Vallo.
Palmira Petrocelli, Direttore Generale ex-Ipsema.
Massimo Russo, assessore alla Sanità Regione Sicilia.
Agatino Cariola, responsabile amministrativo progetto Cime.
Aldo Morrone, direttore centrale ex-Ipsema - Responsabile scientifico progetto Cime, direttore generale Inmp.
Don Francesco Fiorino, presidente Fondazione San Vito Onlus.
Parteciperanno, inoltre, le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori marittimi e della Pesca. Le conclusioni saranno cura di Giovanni Guerisoli, presidente del Civ ex-Ipsema.