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30 ottobre 2024, Aggiornato alle 15,45
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Cultura

La gattina della Corvetta "Ape"

Il comandante Franconi racconta la storia di una mascotte molto particolare

Gatto di bordo sulla Encounter durante la prima guerra mondiale (Wikipedia)

di Claudio Franconi - DL Notizie

Eravamo con la Corvetta ormeggiati all'Arsenale di Augusta per lavori. Una mattina una gattina bianca e grigia, avrà avuto 3-4 mesi, arrancando sulla passerella, sale a bordo, evidentemente ansiosa di ae ssaporare la vita di una nave da guerra e di arruolarsi. Non ha salutato la Bandiera perché non avevamo ancora fatto l'Alza Bandiera.

Inutile dire che in pochi minuti è diventata la mascotte della nave. È cresciuta con noi ed era divertentissimo vederla aggirarsi per la nave quando c'era tempo cattivo: aveva preso una "zampa marina" invidiabile. Aveva anche imparato i nostri orari: scendeva a terra appena ormeggiati al rientro dalle nostre esercitazioni verso le due-tre del mattino e tornava a bordo la notte successiva pronta per l'uscita in mare con noi.

Poco dopo il suo "imbarco" siamo partiti per una crociera addestrativa. Una mattina eravamo ancorati in rada a Noli quando la gattina, era ancora piccola, entrata in una latrina dei bagni equipaggio, era scivolata ed era stata "sparata" in mare dal tubo di scarico. Fortunatamente un marinaio era affacciato in quel punto ed in quel momento, per cui urlo "gatta in mare !!!!" non ho mai visto tanta velocità da parte dell'equipaggio, nemmeno allo squillo del segnale di chiamata ai posti di combattimento... con l'aiuto di un "mezzo marinaio" al quale si è subito avvinghiata con tutta la forza delle sue giovani unghie, è stata recuperata fradicia e tremante per lo spavento.

Quando è cresciuta è diventata una gatta di facili costumi... era spesso incinta ma, pensiamo a causa del rollio e del beccheggio, abortiva ed aveva scelto una poltroncina del quadrato ufficiali per assolvere tranquillamente alle sue problematiche, con somma gioia del Marinaio addetto al quadrato Ufficiali. 

Una sera durante una sosta in Arsenale ad Augusta per lavori, sono sceso a terra e ho visto una scena buffissima: ai piedi dello scalandrone c'era il cane di un Sottufficiale addetto all'Arsenale, che voleva salire a bordo e guardava in su. A bordo, in cima allo scalandrone, c'era la nostra gattina che guardava in giù: i due si guardavano ferocemente ma la nostra gattina faceva buona guardia: il cane non doveva salire a bordo! Tornato verso le 23 dalla mia franchigia, ho trovato la scena immutata: la gattina imperturbabile ed inamovibile: ho dovuto scavalcarla per mettere piede in coperta... Penso alla fine il cane abbia dovuto arrendersi.

Durante una crociera addestrativa dopo la giornata in mare siamo entrati in porto a Palermo la sera, per ripartire a mezzanotte. La gatta, come era abituata a fare, è scesa a terra in cerca di avventure in un nuovo porto ma, pensando forse che avessimo gli stessi orari di Augusta, è andata in giro e noi a mezzanotte abbiamo ritirato la passerella e mollato gli ormeggi. E così purtroppo abbiamo perso la nostra mascotte: ci è mancata molto!
 

Tag: storia - navi