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09 aprile 2025, Aggiornato alle 16,04
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Politiche marittime

Istituto Italiano di Navigazione, missione Antartide

Conferenza della sezione partenopea dello storico ente fondato nel 1959 dedicata ai viaggi di esplorazione nell'estremo sud 


Se proprio vogliamo avventurarci in un'area del pianeta che può davvero mettere a dura prova gli uomini impegnati nella navigazione e gli strumenti da essi utilizzati, dobbiamo puntare decisamente a sud, verso i ghiacci dell'Antartide. A questo "ambiente ostile" la sezione partenopea dell'Istituto Italiano di Navigazione ha dedicato la conferenza organizzata oggi a Napoli in collaborazione con l'Università Parthenope, che nel continente "alla fine del mondo" ha svolto un'intensa attività scientifica e logistica di progettazione, gestione ed esecuzione delle traiettorie in presenza di Iceberg e mare coperto da packice.
Partecipando dal 1993 alle numerose spedizioni italiane nell'area polare, il professor Mario Vultaggio ha coordinato un affiatato gruppo di docenti, ricercatori e tecnici formatisi nella facoltà di Scienze e Tecnologie della Parthenope, guidata da Raffaele Santamaria, fornendo un servizio di gestione e controllo della rotta della nave Italica nel Mare di Ross. "In questi anni – ha spiegato Vultaggio – il nostro impegno scientifico si è concentrato nello sviluppo del software di navigazione in uso, integrare lo stesso con altri ricevitori al fine di rendere il sistema sempre più efficace, operativo ed accurato, condizione questa estremamente importante nella determinazione dell'ancoraggio, del recupero e di tutte le attività oceanografiche e geofisiche eseguita nell'area del Pacifico del sud".
Il lavoro degli studiosi partenopei in Antartide si è sempre fondato sugli stessi principi di "integrazione delle eccellenze scientifico-culturali" che Giosuè Grimaldi, presidente della sede di Napoli dell'Istituto Italiano di Navigazione, ha indicato come mission dell'ente nato nel 1959, senza scopi di lucro, per riunire professionisti della mobilità, l'intermodalità e la sicurezza. "Noi puntiamo ad aggregare competenze – ha ribadito Grimaldi - in tutti gli ambiti della navigazione, marittima e terrestre, aerea e spaziale. Una materia che approfondiamo anche occupandoci di diritto, giurisprudenza ed economia della navigazione". 
Le iniziative dell'istituto stanno suscitando molta attenzione da parte del mondo imprenditoriale campano, come ha sottolineato il vice presidente della Camera di Commercio, Alessandro Limatola, e in tutto il settore dello shipping rappresentato alla conferenza di Villa Doria D'Angri da Umberto Masucci, numero uno del Propeller Club cittadino e nazionale, che ricorda come proprio a Napoli "l'associazione si stia impegnando per la creazione di un museo del mare e dell'emigrazione in un'affascinante collocazione: il molo San Vincenzo del porto".
M. Mo.