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23 aprile 2025, Aggiornato alle 15,46
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Infrastrutture, agenda 2020

Il viceministro ai Trasporti Ciaccia elenca i futuri interventi da qui al 2020. Spicca su tutti l'ipotesi di sospendere l'Iva per gli interventi strategici troppo costosi


L'estate sta finendo e a breve si ricomincia a lavorare a pieno ritmo. Quali sono i prossimi appuntamenti sul piano delle infrastrutture? Mentre il governo prepara un altro pacchetto per la crescita, l'intervento dei giorni scorsi del viceministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia al Meeting di Rimini è stata una buona occasione per fare il punto della situazione sulle future opere utili al Paese. Spicca su tutti l'«esenzione totale» dell'Iva, come afferma Ciaccia, per le infrastrutture più costose; poi un piano nazionale degli aeroporti che dimezzi gli scali "strategici" (da 60 a 33); l'Autostrada Orte-Mestre, opera da 10 milioni di euro, e infine ad ottobre il Piano Città.
Insomma, l'agenda è fitta, soprattutto il punto che riguarda la cosiddetta sterilizzazione dell'Iva per quelle opere che sarebbero altrimenti non sostenibili finanziariamente. L'iniziativa ha ricevuto il plauso di Confindustria, Ance, Autostrade e Cdp. Se le opere più costose venissero realizzate con questo criterio, da qui al 2020 la spesa sarebbe di 300 miliardi di euro, «la prospettiva – calcola Ciaccia - in termini di Pil potrebbe essere superiore a circa 5-6 punti, pari a 80 miliardi, innescando uno straordinario motore per la creazione di nuovi posti di lavoro, che sempre prudenzialmente indico in diverse centinaia di migliaia di unità». «Puntare in modo deciso sull'utilizzo della fiscalità come leva per favorire gli investimenti in infrastrutture è una scelta che Confindustria condivide pienamente» continua il viceministro. 
La proposta «verrà accolta bene dal mercato e renderà finanziabili opere che ora non sono finanziabili», afferma, sempre dal Meeting di Rimini, Giovanni Castellucci, ad di Autostrade per l'Italia e Atlantia. Per l'Ance la misura allo studio «è un'ottima soluzione per liberare risorse a favore di interventi che servono al Paese», il presidente Paolo Buzzetti rileva infatti che «troppo spesso progetti utili al territorio rimangono sulla carta per la scarsità di fondi pubblici». Consensi arrivano anche dal vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (Pdl) che cita l'esempio del Duomo di Milano, costruito grazie all'esenzione del pagamento del dazio su tutto il materiale.