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24 aprile 2025, Aggiornato alle 16,32
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Armatori - Infrastrutture

Incat realizzerà il catamarano più leggero al mondo

Sarà lungo 130 metri e 'pesante' solo 13 mila tonnellate, grazie all'alluminio. Il cantiere australiano nel 1997 ha costruito il "Sicilia Jet" di Snav

Un render del catamarano in alluminio

La società navalmeccanica australiana Incat si è assicurata un contratto per la costruzione della più grande nave in alluminio al mondo. Sarà lunga 130 metri e destinata a Buquebus, compagnia marittima fluviale di Buenos Aires che opera tra Argentina e Uruguay, per cui Incat ha già realizzato otto imbarcazioni che servono i porti di Rio de la Plata. Incat è un nome conosciuto in Italia: nel 1997 ha costruito per Snav il Sicilia Jet, una specie di catamarano che collegava Napoli e Palermo in 4 ore.

Sarà il traghetto più grande e leggero mai realizzato, con una stazza di soli 13 mila tonnellate su 130 metri di lunghezza e 32 di larghezza, con una capacità di 2,100 passeggeri e 220 auto. La velocità massima sarà di oltre 40 nodi, generata da quattro motori a doppia alimentazione diesel/gas. Attualmente sono in corso i lavori di progettazione e ingegnerizzazione.

Rispetto all'acciaio, l'alluminio è un materiale circa tre volte più leggero ed è molto più resistente alla corrosione. Di contro, non ha un limite di fatica definito (l'energia sufficiente per romperlo), ha un punto di fusione molto più basso (660 gradi, circa la metà dell'acciaio, rendendolo pericoloso in caso di incendio a bordo) ed è infine più complicato da saldare. Tutto ciò lo rende utile in certe situazioni - quelle, per esempio, che richiedono alta manovrabilità - ma poco conveniente in altre, visti gli alti costi di realizzazione e manutenzione e le alte precauzioni di sicurezza richieste. In campo nautico è impiegato per lo più nella costruzione di motovedette militari e imbarcazioni da diporto.

Lo stabilimento di Incat Tasmania Pty si trova nella Baia di Prince of Wales, vicino Hobart, in Tasmania, dove impiega circa 600 persone. Ha una superficie coperta di 70 mila metri quadri e due bacini di carenaggio in grado di costruire fino a sei unità contemporaneamente.