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20 dicembre 2024, Aggiornato alle 18,38
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Eventi

In migliaia per Porto Aperto a Napoli

Si chiude la manifestazione dedicata alla scoperta dello scalo. Spirito: "Lavoriamo per una giornata nazionale"


di Paolo Bosso

«Per essere la prima volta, il risultato è confortante». Così Pietro Spirito, presidente dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia saluta Porto Aperto, la prima edizione di un evento che domenica scorsa ha portato migliaia di cittadini campani a visitare lo scalo capoluogo. 
 
Numeri incoraggianti, quelli di un porto che si risveglia, con un'authority operativa da dicembre dopo oltre quattro anni di commissariamento. Mentre Luigi Rizzo, fregata missilistica della Marina, era aperta alle visite per tutta la giornata del 2 luglio, la mattina in 1,500 - con tre corse - si sono imbarcati sul traghetto Rosa D'Abundo per scoprire le banchine commerciali. Nel pomeriggio in circa 150 hanno seguito il convegno del pomeriggio, alla stazione marittima, su "Le porte d'accesso alla città: porto, aeroporto, stazione ferroviaria". In serata circa mille persone, sul piazzale Razzi del molo Angioino, hanno assistito al concerto di chiusura del coro del Teatro San Carlo sulle note di Verdi, Bizet e Puccini, con le banchina delle navi da crociera a fare da loggione: un po' scomoda, con la balaustra che copriva la visuale, ma l'atmosfera restava suggestiva e unica. Per finire, sulle note di The Lion Sleeps Tonight e del Valzer dei Fiori, le potenti imbarcazioni dei rimorchiatori hanno dato spettacolo con getti di idranti e rollii acrobatici.  
 
«Si avverte questo bisogno di far conoscere ai cittadini le attività di questa fabbrica», spiega Spirito. Per il prossimo anno la seconda edizione è assicurata, ma sarà a maggio, «per coinvolgere anche le scuole e portare più giovani nel porto», spiega il presidente dell'Adsp. E chissà, magari come giornata nazionale: «Stiamo dialogando con gli altri presidenti dei porti», risponde Spirito.
 
Finite le celebrazioni, si torna al lavoro. Più che progetti, piani e annunci, per il porto partenopeo la sfida è l'esecutività. Gli obiettivi prefissati dall'Adsp entro l'anno sono tre: avviare i benedetti lavori di dragaggio, sistemare l'asfalto delle strade interne e lanciare la gara per la nuova stazione marittima del Beverello. Ma i soldi ci sono?  «Incontrerò il ministro Delrio il 17 luglio (a un convegno dell'associazione Alis a Napoli, ndr) ma i finanziamenti non sono un problema, se hai progetti credibili». La questione preminente, quindi, non è tanto avere le risorse, che ormai le mette a disposizione l'Europa senza limitazioni particolari. La sfida è saperli mettere a terra. Spenderli.

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Foto di Riccardo Siano (via)