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21 novembre 2024, Aggiornato alle 15,21
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In Giappone studiano il biometano per le navi del futuro

Il progetto, che prevede l'utilizzo di letame animale, coinvolge sei aziende tra cui il gruppo Mitsui OSK Lines (MOL)

(Ph: Ruminantia)

Diverse aziende giapponesi, tra cui il colosso delle spedizioni Mitsui OSK Lines (MOL), hanno avviato uno studio sulla produzione e l'utilizzo di biometano ricavato dal letame animale. Oltre a MOL e alla sussidiaria MOL Sunflower, sono coinvolte nel progetto Hamanaka Town, JA Hamanaka, Takanashi Milk Products e Hokkaido Gas. Tutti insieme, riferisce Offshore-Energy, valuteranno la fattibilità di utilizzare tutto o parte del biometano prodotto nelle aziende lattiero-casearie locali di Hamanaka Town per alimentare fabbriche e imbarcazioni, portando a importanti progressi verso l'obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2050.

Il biometano è considerato una fonte energetica efficace per raggiungere l'obiettivo finale della decarbonizzazione, perché può essere utilizzato nelle attuali infrastrutture di trasporto e di consumo. Il biometano è definito come biogas raffinato fino a quando la concentrazione di metano è uguale a quella del gas naturale e può sostituire il Gnl in motori marini adatti. L'utilizzo di metano organico da rifiuti come alternativa ai combustibili fossili può ridurre notevolmente le emissioni di gas serra.
 

Tag: navi