|
adsp napoli 1
10 aprile 2025, Aggiornato alle 14,10
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4

Il risveglio del container in Europa

Elaa pubblica i dati di gennaio sul traffico marittimo da e verso il Vecchio Continente. 1.084.900 teu in uscita (+22,4%) e 1.706.000 teu in ingresso (+10,8%). Dal Far East i migliori risultati. Ma i noli continuano ad essere poco stabili


Un inizio anno con ottimi auspici per il traffico marittimo containerizzato europeo, sia in entrata che in uscita. E' ancora presto per parlare di ripresa visto che il forte rialzo è condizionato dal crollo dei volumi registrato nello stesso periodo del 2009, ma questa è sicuramente la strada giusta per ristabilire un mercato in crisi.  L'associazione degli armatori europei European Liner Affairs Association (Elaa) ha rivelato i dati sul traffico container in arrivo e partenza dalle coste europee nel mese di gennaio 2010. Sono stati trasportati 1.084.900 teu in uscita (+22,4%) e 1.706.000 teu in ingresso (+10,8%). Una "ripresina" di cui ha beneficiato anche il porto di Napoli che a gennaio e febbraio di quest'anno ha segnato una crescita dell'attività container pari al 18,5%, senza contare che nell'intero 2009 sono stati trasportati 520mila teu (+3%).
La regione che mostra la migliore prestazione è il Far East, con un incremento del 34,9% nel traffico eastbound e del 10,6% in quello westbound. L'Elaa rileva a parte le rotte per Medio Oriente e subcontinente indiano, che insieme registrano +20,5% eastbound e +13% westbound. Buoni anche i traffici verso l'America Centrale e Meridionale: +30,3% southbound e +16,4% northbound. Meno sostenuto, ma comunque in crescita, il movimento contenitori in Africa (+14,8% southbound e +13% northbound) e Oceania (+21,4% northbound e +12,2% southbound). Restano ben sotto tali livelli i traffici tra Europa e Nord America, che mostrano incrementi di solo il 6,9% eastbound e del 4,5% westbound. L'associazione rileva anche i traffici intraeuropei: +28% southbound e +20,9% northbound.
Buone notizie anche dai porti cinesi. Complessivamente il traffico nei principali scali marittimi è stato pari a 10.274.200 teu, con un incremento del 23,3% rispetto al gennaio 2009. In particolare Shanghai è cresciuta del 18,3%, Shenzen del 13,9%, 
E' ancora presto parlare di ripresa anche perché alla crescita dei traffici non segue un aumento uniforme dei noli. La scorsa settimana, quelli rilevati dal Shanghai Containerised Freight Index per le partenze dal porto asiatico al Mediterraneo sono leggermente diminuiti da 2.067 a 2.035 dollari per teu, mentre il valore complessivo dall'Asia verso i porti europei è salito di ben 14 dollari per teu, raggiungendo i 2,164 dollari (nella settimana precedente erano cresciuti addirittura di 68 dollari). Un andamento diverso si registra per i noli lungo le rotte tra Cina e Usa: quelli verso la costa occidentale sono aumentati di soli 3 dollari a teu (2.142), mentre quelli per la costa orientale sono addirittura diminuiti di 24 dollari a teu (3.150). Calano anche i noli per l'Oceania (-35$ per teu) e per il Medio Oriente (-7$ per teu).