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29 aprile 2025, Aggiornato alle 19,16
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Infrastrutture

Il porto di Ortona pensa in grande

Il ministro Lupi sollecita lo sviluppo dello scalo abruzzese. Intanto, la Regione ha già stanziato 9 milioni per il dragaggio


Lo scalo commerciale e turistico di Ortona deve potenziarsi e fare sistema con gli altri due porti marittimi abruzzesi, quelli di Pescara e Vasto. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, secondo il quale "non bisogna ragionare su un piccolo territorio. Va fatto quindi prima il censimento delle risorse già stanziate, poi delle opere che possono partire e quindi dei progetti subito cantierabili all'interno di un piano nazionale". E anche se l'ultimo piano regolatore dell'area risale al 1969, almeno per quanto riguarda le operazioni di dragaggio, ad Ortona qualcosa già si muove: il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, riferisce di uno stanziamento approvato di 9,3 milioni di euro. "Il dragaggio – ha sottolineato il comandante della Capitaneria di Porto di Ortona, Fabrizio Giovannone - non è di necessità ma di sviluppo. Possiamo contare su un chilometro di banchine che vorrei vedere sempre piene di navi". Nello scalo ci sono attualmente cinque moli di una lunghezza che varia dai 200 ai 450 metri e di una profondità tra i 5,70 e i 7,10 metri. Inoltre, un raccordo ferroviario utilizzato per il traffico merci collega il porto con la stazione di Ortona.