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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture

Il Ponte dei Papi (ex Morandi) si allunga di altri cento metri

Prosegue, a una velocità mai vista prima in Italia, la costruzione del ponte sul Polcevera che verrà realizzato al posto del Morandi

Il nuovo troncone del Ponte dei Papi

Si è allungato di cento metri in una sola volta il "ponte-nave" del Polcevera, l'ex Morandi, battezzato anche "Ponte dei Papi", la cui costruzione è affidata a Fincantieri Infrastructure del gruppo Fincantieri e Salini Impregilo, unite nella joint venture PerGenova.

È iniziato questo pomeriggio il primo di tre vari eccezionali che vedranno salire, a oltre quaranta metri di altezza, tre tratti di impalcato dalle misure straordinarie di cento metri l'uno. Ad essere posizionata fra la pila 8 e la pila 9, la prima campata in acciaio da oltre 1,800 tonnellate, che si aggiunge alle altre otto che negli scorsi mesi hanno fatto il loro ingresso nello skyline genovese. Le dimensioni del nuovo tratto di impalcato hanno reso necessario per l'innalzamento l'utilizzo degli strand jack, speciali macchinari capaci di garantire, in condizioni meteorologiche ottimali, un'ascesa della campata di 5 metri all'ora.

«Fin dal primo momento abbiamo raccolto questa sfida animati da spirito di servizio e dalla voglia di partecipare alla rinascita di un territorio a beneficio del Paese. Oggi quello che metro dopo metro sta prendendo corpo è il risultato del lavoro di tutti, di maestranze, ingegneri e tecnici che arrivano da ogni parte d'Italia per dare il loro contributo a quest'opera innovativa e necessaria, che racchiude tutto il nostro know how e ci consente di metterlo a disposizione di Genova, una città alla quale da sempre ci sentiamo profondamente legati», ha detto Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri.

La struttura di acciaio, il cuore del nuovo ponte, che sarà costituita in totale da 19 campate, è così sollevata per 500 metri complessivi e circa 7 mila tonnellate totali, compresi tutti i carter laterali, le "ali del ponte", che conferiranno alla struttura il caratteristico profilo voluto dall'architetto Renzo Piano, facendola assomigliare alla carena di una nave.

Per l'intera opera occorreranno 9 mila tonnellate d'acciaio per armatura e 15 mila tonnellate per le carpenterie. Numeri importanti che stanno impegnando senza sosta tre stabilimenti di Fincantieri: l'ultimo arrivato nel gruppo, quello di Valeggio sul Mincio, che ha iniziato a produrre per Fincantieri proprio in relazione alla costruzione dell'infrastruttura genovese, lo stabilimento di Sestri Ponente e quello di Castellammare di Stabia. Oltre 800 persone impegnate da Nord a Sud nella produzione di conci e nell'assemblaggio degli impalcati.

Con oggi sono nove i vari in quota effettuati, di due solo negli ultimi cinque giorni. E mentre il ponte si mostra per la metà della sua lunghezza, in cantiere si sta concludendo l'elevazione dell'ultima delle 18 pile della struttura. La costruzione del nuovo viadotto di Genova procede a una velocità mai conosciuta prima nella storia delle infrastrutture italiane, neppure negli anni del boom economico.