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14 marzo 2025, Aggiornato alle 12,34
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Infrastrutture - Personaggi

Il ministro Provenzano ha visitato Gioia Tauro

Si è parlato del potenziamento del terminal, dei collegamenti ferroviari e della zona economica speciale. Il ministro per il Sud: "Riequilibreremo gli investimenti verso il Meridione"

A sinistra, il ministro Giuseppe Provenzano

Il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, ha fatto visita al porto di Gioia Tauro, accolto dal commissario straordinario, Andrea Agostinelli, dai rappresentanti delle istituzioni locali e delle forze dell'ordine.

Nel corso dell'incontro, si legge in una nota dell'authority, «Agostinelli, ha illustrato al ministro la politica di rilancio e di riqualificazione dell'infrastruttura portuale, avviata in sinergia con il nuovo management di Medcenter Container Terminal per ridare allo scalo la sua posizione leader nel Mediterraneo». Le prospettive sono buone: il 2019 è stato il migliore degli ultimi tre anni.

Tra gli altri argomenti trattati, Agostinelli si è soffermato sulle attività di infrastrutturazione in fase di progetto, nonché sulle criticità dell'implementazione della Zona economica speciale. Ha, altresì, illustrato l'importanza strategica del gateway ferroviario, che potrebbe consolidare il rilancio dello scalo calabrese, ma che, nonostante sia stato ultimato, rimane inattivo a causa dell'assenza di collegamento tra l'infrastruttura portuale e la rete ferroviaria italiana. 

Provenzano ha riferito che il governo intende «riequilibrare lo sviluppo e gli investimenti al Sud non in una logica di rivendicazione ma nella convinzione che il Sud possa offrire occasioni di sviluppo, ancora inespresse, all'intero Paese. E questo porto è uno di quei luoghi in cui noi dobbiamo assumere questa consapevolezza. Grazie all'impegno delle istituzioni, del commissario, dell'impresa terminalista e dei lavoratori, noi oggi siamo nelle condizioni di tornare a parlare di Gioia Tauro. I risultati del 2019 ci confermano la potenzialità di questo scalo, non solo per la Calabria ma in generale per il Sud, da inserire nella nuova proiezione del Mediterraneo che rappresenta il nostro ponte strategico verso il mercato africano».