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14 marzo 2025, Aggiornato alle 16,34
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Infrastrutture

Idee e progetti per il porto di Napoli. Nasce il Gruppo Giovani del Propeller

Con il recente rinnovo delle cariche, la sezione partenopea fonda il gruppo Giovani. Rappresentanze miste per aprirsi anche ai non associati. Roberto Coccia: "Sensibilizzeremo l'opinione pubblica con le tematiche che ci stanno più a cuore"  di Paolo Bosso  


Un gruppo eterogeneo, aperto e pronto a rispondere alle esigenze del porto di Napoli con le sue attività e a sensibilizzare con tematiche di attualità i progetti e le iniziative di cui lo scalo ha bisogno. Nasce con queste intenzioni il Gruppo Giovani del Propeller Club di Napoli, il secondo dopo quello di  Milano. Dodici consiglieri nominati circa un mese fa hanno formato il nuovo gruppo senior del sodalizio napoletano dell'associazione che ha visto eletto l'agente marittimo Umberto Masucci alla presidenza e, tra questi, Roberto Coccia in rappresentanza della sezione "Giovani". 
Nel neonato gruppo un ampio ventaglio di rappresentanze. «Il nostro obiettivo è arrivare a circa venti componenti» spiega Roberto Coccia, figlio di Nicola, ex presidente Confitarma e attuale presidente di Terminal Napoli, la società che gestisce la Stazione Marittima dello scalo campano. La forza di questa piccola "comunità", i cui singoli componenti non devono superare i 40 anni d'età, sta nella varietà delle rappresentanze. «Giovani armatori, agenti marittimi, brokers, spedizionieri, trasportatori, ma anche assicuratori, avvocati, commercialisti e giornalisti. Questo gruppo avrà la caratteristica di allargarsi anche ai non associati», spiega Coccia. Seppur eterogenei, i componenti avranno tutti in comune una cosa: il porto. «Saranno tutte persone che con i loro servizi operano nel porto e per il porto», precisa Coccia.
L'idea di fondare un gruppo Giovani risale a circa un anno fa quando Umberto Masucci, forte dell'esperienza di successo del Gruppo Giovani di Federagenti da lui fondato quando era a capo della Federazione, pensò di portare l'idea anche all'interno del Propeller di Napoli. «Il successo del gruppo Giovani di Federagenti, del quale vado fiero ed orgoglioso per i risultati e per come è riuscito ad affermarsi – spiega Masucci - mi ha spinto a creare anche all'interno di quest'associazione un gruppo simile che potesse ottenere ottimi risultati».
«Il nostro modus operandi sarà diviso in tre step – spiega Coccia - nelle riunioni del Gruppo decideremo le tematiche che ci stanno più a cuore, poi organizzeremo eventi ad hoc per sensibilizzare l'opinione pubblica e infine coordineremo i risultati insieme al gruppo dei "senior"».
La razionalizzazione degli spazi è sicuramente una delle necessità più urgenti per il porto di Napoli che, insieme a tutti gli scali italiani, soffre su questo fronte anche di una carenza di banchine e di fondali poco profondi. Una riorganizzazione che, secondo Coccia, «avverrà insieme alle autorità ottimizzando le aree esistenti». Sarà probabilmente questo uno dei prossimi argomenti che saranno affrontati nella prossima riunione del gruppo Giovani del Propeller. Proposte che serviranno soprattutto a rivitalizzare il sodalizio territoriale dell'associazione che talvolta è stata distratta su temi importanti quanto attuali. «Con il ricambio generazionale in atto – conclude Coccia - la possibilità per i giovani, manager o dirigenti di categorie dello shipping di discutere temi di interesse generale può essere anche una buona spinta per superare difficoltà ed incomprensioni che talvolta si presentano in organizzazioni in cui esistono diverse anime, spesso anche in concorrenza».
 
Paolo Bosso