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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Infrastrutture - Logistica

I container di Taranto passano a Yilport. Tar Puglia boccia il ricorso

Respinta l'istanza cautelare di SoutGate Europe Terminal per annullare il risultato della gara

Il terminal container di Taranto

Il terminal container di di Taranto, inattivo dal 2015 dopo l'abbandono di Evergreen, può tornare operativo a breve con la nuova concessione all'operatore turco Yilport. L'Autorità di sistema portuale dello Ionio (Taranto) informa infatti che il Tar della Puglia ha respinto l'istanza cautelare avanzata da SoutGate Europe Terminal per l'annullamento della chiusura della gara e della relativa nuova concessione. 

L'ordinanza del Tar Puglia

L'ordinanza (n° 109/2019 del 21 febbraio) stabilisce che ora il porto di Taranto può procedere con la sottoscrizione della concessione a Yilport - deliberata dal Comitato di gestione a novembre scorso - e la riapertura, dopo quattro anni, del polo di trasbordo, senza «che i partecipanti (alla gara, ndr) possano reclamare alcun indennizzo o risarcimento e né rimborsi per le spese sostenute».

Taranto è il 21esimo porto gestito da Yilport, il primo in Italia. Il Taranto Container Terminal ha una capacità di 2 milioni di teu con pescaggi di 16,5 metri: Yilport si è impegnata a movimentarne 4 milioni l'anno nel giro di dieci anni, considerando gli investimenti necessari in tecnologia, infrastrutture ed equipaggiamento. Robert Yuksel Yildrim, presidente di Yilport Holding, sempre in occasione della presentazione della sua candidatura, ha detto che la piena operativitià del porto pugliese sarà raggiunta fra sei anni, nel 2025, che è anche il piano della società turca per rientrare tra i primi dieci terminalisti al mondo (attualmente è 13esima). Yilport ha sede a Istanbul, è attiva in 8 paesi con 20 porti - da oggi 21 - e 6 retroporti.