|
adsp napoli 1
14 marzo 2025, Aggiornato alle 18,16
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

forges4
Infrastrutture

I cantieri europei tra high tech e concorrenza asiatica

Si chiude il IV Shipyard Week organizzato dal Cesa. Esperti del settore hanno incontrato le nuove generazioni di ingegneri e costruttori navali. Il settore chiede l'intervento dei leader politici per "prendere in mano la situazione" e affrontare la crisi dell'industria navalmeccanica  


Il Cesa affronta le questioni più scottanti della cantieristica. Il 29 settembre i giovani ingegneri navali hanno partecipato a Bruxelles al quarto European Shipyard Week organizzato dall'associazione europea dei costruttori navali. Un meeting in cui si è discusso di attualità e futuro con i principali esperti del settore.
Cantieristica: dal boom al crollo. Gli ultimi due anni sono stati storici per il settore marittimo. Le costruzioni navali hanno vissuto un boom senza precedenti trascinati dal numero di ordini. Tutto bruscamente interrotto quando la crisi finanziaria ha innescato il drammatico crollo della domanda di nuove navi. L'industria europea deve ora adattarsi ad un ambiente economico in rapida evoluzione dove gli asiatici la fanno da padrone. Iniziati in sordina, coreani e cinesi hanno pian piano acquisito il know how sufficiente per avviare una produzione ai ritmi europei.
«I politici europei sembrano essere poco consapevoli del fatto che è in gioco la perdita irrimediabile della capacità produttiva» affermano da Bruxelles. «Anche se i problemi sono simili per tutti i paesi europei, sembra che ci sia molta poca collaborazione tra i governi nazionali per affrontare la situazione. Le generazioni future dovranno pagare il prezzo attuale dell'assenza di un'azione politica decisa ed efficace. La settimana europea dei cantieri – afferma il Cesa - è una piattaforma per attirare nuovi talenti del settore che nonostante le difficoltà del momento hanno la possibilità di valutare le opportunità di lavoro di questo settore». 
I giovani hanno potuto partecipare alla conferenza dove si è cercato di dare una rispsota alla domanda: l'Europa ha le necessarie tecnologie per soddisfare questo mercato? «Non vi è dubbio che empiricamente il settore marittimo ad alta tecnologia svolge un ruolo chiave per la Difesa. Ma come possono essere preservate queste tecnologie di fronte a una crisi dal quale bisogna uscire?» si domanda Paul Thomas Brzesina del Business Development team di Blohm+Voss, cantiere navale GmbH tedesco sussidiario della ThyssenKrupp Marine System Ag. 
Dal palco la situazione è in parte chiara: le tecnologie ci sono, le figure professionali anche, e le risorse investite nell'ambiente sono state considerevoli. Ma come fare in modo che questo potenziale non venga inficiato dai concorrenti asiatici? La nuova generazione di costruttori si appella ai leader europei affinché "prendano in mano la situazione" e affrontino insieme i problemi dell'industria marittima europea.
 
-  Cesa rappresenta i centri navalmeccanici di 17 paesi europei coprendo il 99% della produzione e oltre l'85% dell'area geografica.