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18 aprile 2025, Aggiornato alle 18,44
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Guardia Costiera, lotta all'inquinamento marino

Accordo tra il Comando Generale delle Capitaneria di Porto e il Gruppo Nazionale di Oceanografia per monitorare le masse inquinanti


Un accordo importante per il futuro dell'ecosistema marino quello siglato a Roma presso l'Istituto Nazionale di Vulcanologia tra il Gruppo Nazionale di Oceanografia Operativa (Gnoo) e il Comando Generale delle Capitanerie di Porto. Il protocollo è stato firmato da Nadia Pinardi, direttrice del Gnoo, e per le Capitanerie di porto – Guardia costiera dall'ammiraglio Raimondo Pollastrini, Comandante Generale.
Con questo accordo i tecnici Gnoo elaboreranno un modello previsionale per lo studio degli spostamenti di masse inquinanti in mare che verrà messo a disposizione degli oltre 300 uffici delle Capitanerie presenti sul territorio. Uno strumento molto utile per la gestione delle emergenze inquinamento. Il gruppo oceanografico avrà a disposizione un complesso di dati, comprensivi dell'intensità e delle direzioni delle correnti marine, destinati ad un software in fase di realizzazione da parte della Guardia Costiera.
Con questa partnership sarà assicurata una particolare attenzione al delicato ecosistema marino italiano e i risultati ottenuti potranno in futuro essere applicati anche alle zone di mare oggetto di riproduzione di specie ittiche quali il tonno rosso o il pesce spada.