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22 novembre 2024, Aggiornato alle 15,09
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Armatori - Eventi

Grimaldi, "Ammoniaca al posto dell'idrogeno per navigare"

Alla XXIII Euromed Convention l'ambiente è protagonista. Ingenti gli investimenti del gruppo in batterie al litio e scrubber. "L'LNG è un carburante senza futuro"

Pietro Spirito, Guido Grimaldi, Mauro Coletta, Massimo Deiana e Sergio Luciano

di Paolo Bosso

La propulsione del futuro per le navi mercantili potrebbe essere l'ammoniaca, piuttosto che l'idrogeno: diventa liquida praticamente a temperatura ambiente e con una pressione di sole otto atmosfere, immagazzina più energia - essendo più densa dell'idrogeno - e richiede molecole 'pulite' e facilmente reperibili per essere sintetizzato, l'idrogeno o l'azoto. L'idrogeno al confronto è decisamente più scomodo: richiede 160 gradi sottozero per liquefarsi, riducendo il volume, e il carbonio per essere sintetizzato, una molecola meno pulita. «L'ammoniaca può essere una via di mezzo. Un litro di ammoniaca contiene paradossalmente più idrogeno dell'idrogeno perché è più densa», spiega l'amministratore delegato del gruppo Grimaldi, Emanuele Grimaldi, nel corso della XXIII Euromed Convention From Land to Sea, il summit internazionale organizzato ogni anno dal gruppo napoletano, tenutosi in questa edizione in Sicilia, nella prima colonia della Magna Grecia, i Giardini Naxos.

Di fronte a una platea di 700 operatori - tra finanza, trasporti, logistica e portualità, provenienti per lo più da Italia, Grecia e Nord Europa - il tema principale, come da ormai diversi anni, è stato l'ambiente, sia sotto l'aspetto prettamente ecologico che commerciale: efficienza energetica, sostenibilità, intermodalità e  trasporto a corto raggio, le autostrade del mare.

Zolfo
Priorità immediata del gruppo Grimaldi, come per tutti gli armatori del mondo, è l'adeguamento alla nuova normativa dell'International Maritime Organization (IMO) 2020 sulle emissioni di zolfo, che dall'anno prossimo obbligherà i mercantili a navigare con sette volte e mezzo meno il tenore attuale. Dal primo gennaio dell'anno prossimo il contenuto di zolfo nei combustibili non potrà superare lo 0,5 per cento di massa/massa. «E la strada che la comunità internazionale ha imboccato è quella di portarlo anche nel Mediterraneo al livello del Mare del Nord, lo 0,1 per cento», spiega Grimaldi.

Le potenzialità degli scrubber
101 unità della flotta, su 130 totali, saranno presto dotate di un sistema di depurazione dei gas di scarico, gli scrubber, da gennaio tutte le altre verranno invece alimentate con carburante pulito. È inoltre in fase di studio un impiego degli scrubber per filtrare dall'acqua marina particelle microplastiche e metalli pesanti. L'obiettivo è l'abbattimento pressoché totale delle emissioni di zolfo e polveri sottili nell'atmosfera. Il gruppo, tra l'altro, ha aderito alla carta SAILS (Sustainable Actions for Innovative and Low-impact Shipping) come primo firmatario italiano. Secondo Grimaldi l'utilizzo degli scrubber va oltre il loro mero utilizzo come "marmitte". «Hanno un potenziale enorme – spiega - perché filtrano fino a 50 mila tonnellate d'acqua al giorno. Stiamo facendo degli studi con le università per applicarli anche in questo campo».

Di fronte ai grossi investimenti sugli scrubber, è naturale che l'armatore non creda nel gas naturale liquefatto (LNG). «Non ci ho mai creduto», afferma Grimaldi. «In primo luogo si fa confusione. È un carburante pericoloso da trasportare, la sua combustione emette anidride carbonica ma non viene considerato e trattato come un carburante fossile. C'è, nei porti dove salpo, la possibilità di fare questo carburante? No, allora di cosa stiamo parlando? Inoltre, il prezzo del gas è un segreto: in alcuni Paesi costa di più, in altri di meno e non si sa perché. Non posso sapere qual è il prezzo industriale e quando sarà ben distribuito sarà troppo tardi perché verrà superato da altri combustibili. Inoltre, per fare un esempio, per le navi Finnlines, in Finlandia, dovrei farlo provenire dalla Russia, trasportato da camion che inquinano».

Le commesse: le potenzialità del litio
La flotta del Gruppo Grimaldi si amplierà con ulteriori 17 navi di ultima generazione particolarmente ecologiche, rispetto alle altre ro-ro e ro-pax in circolazione. Di queste, 12 sono dedicate alle merci rotabili, classe GG5G, 5 sono pure car & truck carrier,  già ordinate. Inoltre, è attualmente in corso la gara di assegnazione per la costruzione di 2 navi ro/pax classe Superstar, per le rotte del Mar Baltico, che vanteranno il più grande impianto di mega batterie al litio mai montato a bordo di una nave. «Quando le ho ordinate, le batterie di questo tipo costavano tre volte un generatore, oggi la metà. Inoltre, il prezzo del litio sta scendendo grazie alla scoperta di nuove miniere nel mondo. Infine, le tecnologie per produrlo stanno migliorando. Quando inventeranno un conduttore solido, meno infiammabile, ci sarà  una svolta». Il Gruppo sta anche progettando una nuova classe di navi, le "supercruise", da impiegare nel Mediterraneo, dotate di avanzate tecnologie ambientali.

A proposito di servizi mediterranei, nel corso della convention è stato ricordato il programma di allungamento, da poco concluso, delle due ammiraglie gemelle, Cruise Roma e Cruise Barcelona. Costruite nel 2008, sono state sottoposte ad un complesso intervento di allungamento e restyling portato a termine quest'anno presso lo stabilimento Fincantieri di Palermo. Oggi entrambe sono dotate di batterie al litio, utili per l'alimentazione in sosta nei porti senza utilizzare i motori e i generatori, quindi senza emettere emissioni.

«L'efficienza energetica – continua Grimaldi - è la chiave di sviluppo per l'intera comunità internazionale: il trasporto intermodale rappresenta una modalità di trasporto più pulita e più economica, in grado di favorire la crescita dell'intero settore. Il nostro impegno per la decarbonizzazione ci ha consentito di raggiungere risultati importanti: negli ultimi due anni il volume di merci trasportate dal Gruppo Grimaldi è cresciuto del 17%, nel contempo abbiamo sensibilmente abbattuto il consumo di carburante e le emissioni di zolfo e polveri sottili per ogni miglio percorso».

«Entro il 2050 le emissioni di gas ad effetto serra prodotte dalle navi dovranno essere dimezzate rispetto ai livelli del 2008, sulla base degli accordi sottoscritti dall'IMO. Si tratterà di una vera e propria rivoluzione. Ma sarà anche una grande opportunità di crescita economica a livello globale, che sono certo verrà affrontata con atteggiamento propositivo», spiega Esben Poulsson, presidente dell'International Chamber of Shipping.

Tra gli altri panelist dell'Euromed, c'erano: Hiroyuki Yamada, responsabile della divisione ambiente marino dell'IMO; Ville Haapasaari, amministratore delegato del porto di Helsinki; Guy Platten, segretario generale dell'International Chamber of Shipping; Ugo Salerno, presidente e amministratore delegato del Rina; Ian Adams, direttore generale di Clean Shipping Alliance 2020; Massimo Deiana, presidente dell'Autorità di sistema portuale dellla Sardegna; Mauro Coletta, direttore generale del ministero dei Trasporti; Pietro Spirito, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Tirreno Centrale; Guido Grimaldi, presidente di Alis.