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17 aprile 2025, Aggiornato alle 14,13
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Politiche marittime

Greenpeace: "A rischio il Santuario dei cetacei"

Dopo l'ultimo caso di balenottera spiaggiata, l'associazione ambientalista denuncia il "grave degrado" e la mancanza di regole nell'area protetta del Tirreno settentrionale


Dalle associazioni ambientaliste è stata definita "l'ennesima morte annunciata" nelle acque italiane. Si riferiscono alla triste sorte toccata alla balenottera comune di oltre 17 metri di lunghezza che l'altro ieri si è spiaggiata sul litorale di Rosignano, in Toscana. Ultimo cetaceo di una lunga lista che solo negli ultimi mesi, sulle le coste del Tirreno, conta quasi 80 esemplari di delfino stenella spiaggiati fino ad oggi per cause ancora ignote. Lo afferma Greenpeace, tornando a denunciare il "grave degrado del Santuario dei Cetacei". Pur essendo un'area protetta, sottolinea Giorgia Monti, responsabile della Campagna Mare di Greenpeace, "non esistono regole per limitare l'inquinamento proveniente dalla costa e il traffico marittimo. Purtroppo l'accumulo di agenti inquinanti può debilitare questi animali tanto da abbassarne le difese immunitarie e renderli suscettibili a infezioni che possono anche causarne la morte". L'associazione internazionale sollecita le Regioni Toscana e Liguria ad impegnarsi per tutelare il Santuario dei Cetacei, cominciando proprio da quel "tavolo tecnico" promesso nel 2011 ma mai attivato.